L’Agenzia delle Entrate si prepara ad un cambio generazionale. Da quest’anno fino al 2023 sono previste più di 5mila uscite. Le assunzioni avranno inizio già dal mese di febbraio e i bandi per i concorsi sono pubblicati e verranno aggiornati man mano sul sito dell’Agenzia.
Concorso Agenzia delle Entrate: 1.243 nuovi funzionari nel 2021
La media dell’età del personale dell’agenzia è alta e le uscite, che erano in media di 1000 persone all’anno, aumentano in modo esponenziale. Più di 1000 uscite si conteranno dunque per questo 2021, per i limiti di età dei lavoratori e per Quota 100, il pensionamento anticipato previsto anche quest’anno. Nel 2021 in totale verranno selezionati 1.243 funzionari in tutto il territorio nazionale. Un altro obiettivo è quello di concludere il concorso per 175 dirigenti, bloccato da anni a causa di ricorsi giurisdizionali.
L’Agenzia ha pianificato per i prossimi 3 anni l’arrivo di 4mila nuovi impiegati tra dirigenti e funzionari. Alcuni concorsi sono già avviati e potranno essere consultati nel sito ufficiale dell’Agenzia. Le nuove assunzioni avranno inizio già da questo mese. Infatti 510 tirocinanti otterranno un contratto con l’Agenzia delle Entrate. In questa prima fase verranno assunti i nuovi specialisti che hanno concluso il loro apprendistato lo scorso dicembre. A questi si aggiungono altri 25 funzionari che saranno reclutati attraverso lo scorrimento della graduatoria.
Nuove competenze richieste dall’Agenzia delle Entrate
Il bando doveva uscire già nel 2020 ma causa Covid è stato ritardato. Le esigenze dell’Agenzia si sono evolute anche a causa della pandemia. I rapporti con i contribuenti sono sempre più basati sull’utilizzo delle tecnologie a distanza. L’Agenzia, infatti, ha la necessità di guardare al futuro ed è per questo che con il cambio generazionale vengono messe al primo posto le competenze tecniche necessarie per effettuare un’efficiente attività di controllo.
La valorizzazione delle nuove competenze è rivolta specialmente all’analisi di rischio. Si darà preferenza ad un approccio che dovrà essere di tipo manageriale. E tra le nuove competenze figurano anche le competenze statistiche ed econometriche all’interno del nucleo della Direzione centrale coordinamento normativo, così da valutare l’impatto su contribuenti, imprese e professionisti rispetto alle misure da introdurre.