Da poco è uscito negli Stati Uniti Framing Britney Spears, il documentario del The New York Times sulla vita della cantante Britney Spears.
Originaria della Louisiana, Britney Spears ha ottenuto un successo planetario grazie al Mickie Mouse Club, un programma Disney al quale partecipò da giovanissima. Viste le sue doti canore, all’età di 17 anni pubblicò il suo primo singolo Baby One More Time ottenendo un successo planetario. Spears in poco tempo fu la beniamina osannata da milioni di fan. Si esibiva nei centri commerciali statunitensi, per poi passare ai palchi di MTV.
Framing Britney Spears: di cosa parla
Nel documentario la vita della popstar viene vista in una prospettiva totalmente nuova rispetto a come si è abituati a vederla. Si racconta la relazione con il cantante Justin Timberlake, ma soprattutto della rottura e dell’impatto che questa ha avuto sui media. Dopo la fine del rapporto con Spears, Timberlake pubblicò il singolo Cry me a river, in cui faceva chiare allusioni a un tradimento. Così la stampa si scagliò contro Britney Spears, da sempre considerata la ragazza della porta accanto.
Da quel momento in poi iniziò una vera e propria guerra mediatica nei confronti della popstar. Veniva pedinata ovunque, le interviste erano volte a scoprire i motivi della rottura. Inoltre, c’erano molti commenti di giornalisti sulla verginità di Spears. Successivamente, Britney ebbe una relazione con Kevin Federline, da cui ebbe due figli. Dopo la nascita del secondogenito, Spears chiede il divorzio e diventa l’oggetto preferito della cronaca rosa negli Stati Uniti.
Tutto questo ha delle ripercussioni sulla sua salute mentale, perché viene messo in dubbio pubblicamente anche il suo essere una buona madre. Inizia a fare uso di sostante stupefacenti e arriva al momento in cui si ribella al sistema e si lascia fotografare intenta a rasarsi la testa. La foto, inutile dirlo, fa il giro del mondo in poche ore. Ma da allora inizia anche la battaglia legale su tutto il patrimonio di Britney Spears.
Free Britney: cosa è
Dopo lunghi periodi di rehab e lotte per avere la potestà dei suoi figli, viene riconosciuto tutore legale di tutto il patrimonio di Spears suo padre Jamie. Ora sono passati molti anni, ma il padre è ancora il tutore legale lasciando intendere che Britney Spears sia incapace di intendere e di volere. Per questo motivo è nato il movimento #FreeBritney, che accoglie la richiesta di 100 avvocati che vogliono richiedere una nuova udienza per ridare piena autonomia a Spears.
Secondo alcuni, Britney verrebbe controllata non solo dal punto di vista finanziario dal padre, ma anche dal punto di vista della comunicazione. Tuttavia, la cantante non pubblica nuova musica da anni. Le uniche apparizioni pubbliche che fa sono le coreografie che posta sul suo canale Instagram, che la mostrano sempre da sola. Grazie al documentario si è fatta luce su una stella della musica mondiale ingiustamente eclissata, prima dalla ferocia dei media che l’hanno resa bersaglio di accuse e ingiurie, poi dal padre che gestisce l’intero patrimonio della figlia. A novembre c’era stata una sentenza persa da Britney in cui il giudice lasciava la custodia legale in mano al padre Jamie.