Mario Draghi prende le redini di un governo di stampo sicuramente europeista. Ma il nuovo Premier dovrà affrontare presto ben cinque emergenze che ostacolano il futuro dell’Italia: quella ambientale, quella della scuola, quella del lavoro, quella che riguarda le imprese e le banche e, infine, quella sanitaria, la più importante, e deve far fronte ai problemi legati alla campagna di vaccinazione.
Governo Draghi: quali sono le tre maxi riforme?
Draghi, nei suoi primi mesi di governo, dovrà dare la precedenza a tre maxi riforme di cui il Paese necessita per andare incontro al futuro:
- la riforma della pubblica amministrazione;
- la riforma della giustizia civile;
- la riforma sul fisco.
Governo Draghi: ultime notizie sulla riforma fiscale
Per quanto riguarda il fisco, Mario Draghi potrebbe riuscire nell’impresa di mettere d’accordo i diversi partiti e intraprendere, così, delle misure che prevedranno la lotta all’evasione, nessun aumento del carico fiscale e la progressività del sistema. Mentre non è al momento considerata necessaria l’attuazione della flat tax né della patrimoniale. Inoltre l’attuale sistema di aliquote e scaglioni potrebbe essere semplificato o sostituito da un meccanismo graduale, come quello applicato in Germania.
Draghi: Ristori 5, reddito di cittadinanza e blocco dei licenziamenti
Un argomento da affrontare in fretta sarà quello degli aiuti da rivolgere alle categorie in difficoltà, causate soprattutto dalle misure attuate per far fronte all’emergenza sanitaria. Uno dei primi appuntamenti in agenda per Draghi sarà quindi il decreto Ristori 5, molto atteso da imprese e professionisti, che comprenderà anche nuovi contributi per le attività danneggiate dalla pandemia. Per quanto riguarda, invece, il reddito di cittadinanza, il nuovo Premier sembra disposto a non eliminare definitivamente questa misura assistenziale bensì a rivederne solo le condizioni. Un’ulteriore questione delicata è, infine, quella del blocco dei licenziamenti, che terminerà il 31 marzo e su cui bisogna cercare una soluzione per il periodo successivo. Per Draghi due sono le necessità primarie da affrontare: tutelare i lavoratori e proteggere la capacità produttiva con liquidità immediata.