Chiusura regioni Covid

Il Governo presieduto da Mario Draghi ha approvato il suo primo decreto in merito agli spostamenti dei cittadini nell’ambito delle prevenzione e del contrasto alla diffusione del coronavirus. Dopo la mini proroga del divieto di spostamento tra Regioni approvata dal vecchio Governo (fino al 25 febbraio), il termine è slittato al 27 marzo 2021, ma con alcune deroghe.

Inoltre, il Governo presieduto dall’economista Draghi ha optato per l’introduzione di alcune modifiche alle visite a parenti e amici. Ecco che cosa cambia con il nuovo decreto.

Nuovo decreto: spostamenti tra Regioni vietati fino al 27 marzo

Non ci si potrà spostare tra Regioni diverse, neppure se inserite in zona gialla fino al 27 marzo 2021: questa è la decisione presa dal Governo presieduto da Mario Draghi in collaborazione con gli esperti del Comitato tecnico scientifico.

Mentre si attende il nuovo DPCM del prossimo 5 marzo, dunque, arriva il primo provvedimento licenziato dal nuovo esecutivo, che ha comunque previsto alcune deroghe al divieto.

In particolare, è consentito spostarsi tra Regioni nelle seguenti situazioni:

  • per motivi di salute, lavoro o necessità è possibile spostarsi tra Regioni indipendentemente dal colore delle stesse;
  • per rientrare presso la propria residenza o domicilio è sempre possibile lo spostamento tra Regioni diverse.

Novità: no visite a parenti e amici in zona rossa

Una novità introdotta dal Governo Draghi è il divieto di visitare parenti e amici nelle Regioni inserite in zona rossa.

Mentre per le Regioni inserite in zona gialla e arancione – fino al 5 marzo 2021 – rimane la deroga alla visita di un nucleo familiare esterno al proprio, una sola volta al giorno dalle ore 5 alle ore 22, per le zone rosse tale deroga non è stata confermata. Lo spostamento per le Regioni gialle o arancioni può avvenire in un massimo di due persone – al netto dei minori di 14 anni o delle persone non autosufficienti – e nel rispetto di tutte le normative sulla prevenzione del contagio.

Infine, permane la deroga relativa agli spostamenti per i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti. “Nelle zone arancioni – si legge nel testo del decreto sugli spostamenti -, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini”.