Arzano zona rossa

L’annuncio è arrivato dal Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social sull’andamento dell’epidemia. Dal 1° marzo 2021 tutte le scuole di ogni ordine e grado della Campania dovranno restare chiuse: verranno adottate modalità di svolgimento delle lezioni a distanza.

L’ordinanza, però, dovrà riportare motivazioni valide che possano superare il possibile giudizio del Tar.

Campania, scuole chiuse dal 1° marzo

Lo aveva annunciato da tempo, ma ora è realtà: dal 1° marzo tutte le scuole della Campania saranno chiuse e si adotterà la didattica a distanza al 100%. Vincenzo De Luca si è visto costretto ad adottare questo provvedimento in seguito all’aumento del numero di casi di variante inglese registrati all’interno degli edifici scolastici.

“Abbiamo registrato in queste ore, in particolare nelle scuole di Napoli la presenza di variante inglese, credo sui positivi almeno 6 casi di variante inglese”, ha detto il governatore. Nella sua consueta diretta su Facebook, De Luca ha però confermato la classificazione della Campania in zona arancione, chiarendo comunque che l’indice Rt è sopra l’1.

“Dobbiamo far fronte alle varianti emerse e dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico. Sono due motivi precisi, chiari, che non hanno nulla di ideologico e sono indifferenti alla logica della lamentela continua”, ha proseguito De Luca. “C’è alto rischio a causa delle varianti del virus e non possiamo più rischiare”.

Sul piano dei vaccini, Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il personale scolastico: “Abbiamo 114 mila prenotazioni e ne abbiamo vaccinati 28 mila con 142 mila dosi disponibili. Dunque abbiamo la possibilità per marzo di completare la vaccinazione del personale scolastico. Poi parleremo della riapertura delle scuole”.

I dati Covid in Campania

La Campania rimane in zona arancione con un indice Rt pari a 1,04. I dati non sono affatto confortanti, considerando che nelle ultime 24 ore la Regione ha registrato 2.385 nuovi contagi su  23.649 tamponi effettuati e 29 morti.

“Stiamo cercando di reggere sulle terapie intensive e sulle degenze ordinarie – ha spiegato De Luca – e se abbiamo 2 mila positivi al giorno noi rischiamo nel giro di due settimane di avere la saturazione dei posti letto di terapia intensiva oggi disponibili, e la saturazione dei posti letto di degenza ordinaria o subintensiva nei nostri ospedali”.