Il nuovo Decreto – firmato dal premier Mario Draghi – resta in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021. Dopo aver prorogato il divieto di spostamento tra le Regioni, è stata introdotta una stretta a livello nazionale per le giornate di Pasqua e Pasquetta, che si trascorreranno in lockdown. Il 3, 4 e 5 aprile tutta Italia sarà inserita in zona rossa e si applicheranno le medesime regole all’intero territorio nazionale.
Quali sono le novità introdotte dal nuovo decreto: cosa cambia su spostamenti, visite a parenti e amici, chiusure dei negozi, seconde case e scuola. Cosa si può fare a Pasqua e Pasquetta?
Cosa si può fare a Pasqua?
Il nuovo DPCM firmato dal premier Mario Draghi con validità fino al 6 aprile 2021 comprende anche le giornate di Pasqua (che quest’anno è il 4 aprile) e Pasquetta (o Lunedì dell’Angelo, il 5 aprile).
Sostanzialmente sono state confermate numerose chiusure previste anche dal precedente DPCM (come quelle relative a palestre, piscine e centri scommesse o discoteche), ma con alcune novità.
Un nuovo decreto firmato dal premier Mario Draghi, inoltre, ha introdotto una nuova stretta per la settimana di Pasqua: tutta Italia è stata inserita in zona rossa per le giornate del 3, 4 e 5 aprile. Dal 15 marzo tutte le Regioni gialle passano in arancione e le altre restano in rosso: fino al 30 aprile non si potrà tornare in zona gialla.
Cambiano anche le regole per inserire una Regione in zona rossa: basteranno 250 casi Covid ogni 100 mila abitanti per il passaggio. Si potranno anche introdurre restrizioni a livello locale non solo per le singole Regioni, ma anche per Province o Comuni a rischio.
Un’altra importante novità è quella relativa alla scuola: non si chiuderanno soltanto gli istituti inseriti in zona rossa, ma anche nei territori dove i contagi saliranno oltre 250 casi ogni 100 mila abitanti. L’idea, comunque, è quella di aprire gli asili nido, le materne, le elementari e le medie (fino alla prima media) subito dopo Pasqua.
Infine, nuove regole anche per le visite a parenti e amici: in zona rossa sono vietate le uscite per raggiungere un nucleo familiare esterno al proprio anche soltanto una volta al giorno. Si può uscire solo per salute, lavoro o necessità con autocertificazione. Anche a Pasqua, come a Natale, si potrà andare a visitare un nucleo familiare esterno al proprio seguendo regole precise.
Dal 27 marzo era prevista la riapertura di cinema e i teatri (in occasione della giornata mondiale del teatro), con la previsione di biglietti prenotati online, oltre alla riduzione al 25% della capienza massima delle sale. Deve essere garantito il distanziamento sociale e le sale devono essere sanificate ad ogni ingresso e uscita degli spettatori. Obbligatorio l’utilizzo della mascherina. Anche i musei avrebbero dovuto riaprire in zona gialla anche nel weekend, ma su prenotazione. Queste date sono state posticipate a causa dell’aumento dei contagi.
Rimane attivo e confermato dal nuovo decreto il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 in tutte le zone, ad eccezione della zona bianca.
Cosa cambia, quindi, con il nuovo decreto e cosa si può fare a Pasqua?
Le regole fino al 6 aprile
Come accennato in precedenza, anche per le giornate di Pasqua e Pasquetta rimangono vietati gli spostamenti tra le Regioni se non per motivi di lavoro, salute o necessità con autocertificazione. Sempre possibile il ritorno alla propria residenza o domicilio.
Nelle giornate di Pasqua e Pasquetta – che saranno rosse in tutta Italia – non sarà possibile organizzare feste private o gite fuori porta, come si è soliti fare in tale giornata. Tuttavia, nonostante la zona rossa, rimane la deroga per visitare parenti o amici: è stata concessa la possibilità di spostarsi (entro i confini regionali) verso un nucleo familiare esterno al proprio una sola volta al giorno, dalle ore 5 alle ore 22, in un massimo di 2 persone al netto dei minori di 14 anni o delle persone con disabilità.
Confermata anche la deroga che permette ai piccoli Comuni, con meno di 5.000 abitanti, di spostarsi entro un raggio di 30 km evitando il capoluogo di Regione.
Nelle zone rosse si può raggiungere le seconde case anche se si trovano in zona rossa. Ciò significa che a Pasqua e Pasquetta si potranno raggiungere le seconde case, ma seguendo regole precise: è possibile recarvisi con il solo nucleo familiare convivente e qualora si possa attestare la proprietà o l’affitto antecedente al 14 gennaio 2021. Alcune ordinanze regionali hanno vietato gli spostamenti nelle seconde case: prima di recarvisi è bene controllare i siti delle Regioni.
I ristoranti e i bar sono chiusi nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, ma possono effettuare vendite da asporto fino alle 18 (ad eccezione dei bar e dei pub) oppure consegne a domicilio senza limiti di orario.
I negozi dovranno altresì restare chiusi a Pasqua e Pasquetta. In zona rossa, infatti, rimangono aperti solo i servizi essenziali. I centri commerciali sono chiusi nel weekend e nei giorni festivi, quindi anche a Pasqua e Pasquetta, fatta eccezione per farmacie e parafarmacie, edicole e tabaccherie, supermercati. A differenza del precedente DPCM, inoltre, i parrucchieri e i barbieri sono chiusi in zona rossa, così come i centri estetici.
Confermata anche la chiusura degli impianti sciistici fino al 6 aprile: niente vacanze sulla neve, quindi, nemmeno per Pasqua.