Dal 15 marzo molte regioni d’Italia cambiano colore per far fronte all’aumento dei casi di Covid-19. Questa è la decisione del ministro della salute, Roberto Speranza.
Covid, la mappa dell’Italia: quali sono le zone a più alto rischio?
Con l’aumento dei contagi, la diffusione delle varianti di coronavirus e la nuova pressione sugli ospedali e le terapie intensive, le Regioni decidono di correre ai ripari e aumentare le restrizioni. Dal 15 marzo diventano zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, la Provincia autonoma di Trento, Campania e Molise. Le altre regioni sono arancioni, tra queste la Basilicata, che cambia colore da martedì 16 marzo, e la provincia di Bolzano, che ha deciso di adottare restrizioni specifiche ulteriori. L’unica zona bianca in Italia è la Sardegna.
Nuovo Dpcm, le zone arancioni: regole e restrizioni
Le aree che da lunedì saranno arancioni sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta. Queste dovranno adottare delle nuove cautele. Gli spostamenti saranno limitati e saranno consentiti solo all’interno del proprio Comune di residenza, sempre dalle 5 alle 22. È però possibile, per gli abitanti di Comuni inferiori a 5.000 abitanti, spostarsi in un raggio di 30 chilometri, sempre che non ci si diriga verso i capoluoghi di provincia. Rimangono aperti i negozi, mentre sono chiusi bar e ristoranti, che potranno però offrire il servizio di asporto fino alle 18. Vengono chiusi anche teatri, musei, cinema, palestre, piscine e, nei giorni festivi e prefestivi, i centri commerciali. Per quanto riguarda, infine, sono consentite le visite di amici e parenti, ma solo una volta al giorno e in massimo in due persone, non contando i minori di 14 anni.
Covid: quali sono le zone rosse?
Il massimo delle restrizioni dovranno adottare coloro che si trovano nelle zone rosse: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Veneto e Provincia autonoma di Trento. Qui gli spostamenti saranno limitati, anche all’interno del Comune, ai soli motivi di lavoro, salute o necessità, e sempre nell’orario tra le 5 e le 22. Saranno chiuse tutte le attività commerciali, i parrucchieri ed estetiste, i cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Le uniche eccezioni saranno i negozi di prima necessità, come alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, ferramenta, ottici e negozi di informatica. Inoltre bar e ristoranti dovranno sospendere ogni attività, ma sarà consentito l’asporto fino alle 18. Anche la scuola chiude, infatti ogni lezione in presenza è sospesa.
La mappa d’Italia Covid: Bolzano adotta restrizioni aggiuntive
Un caso a sé costituisce la Provincia autonoma di Bolzano. Infatti, sebbene sia in zona arancione, ci sono delle restrizioni aggiuntive, almeno fino al 14 marzo. Gli spostamenti sono consentiti solo tra le 5 e le 22 nel proprio comune e solo per motivi di lavoro, studio, salute o altre urgenze. Sono chiusi tutti i negozi tranne coloro che vendono beni di prima necessità. I parrucchieri e i centri estetici sono aperti, ma si può andare solo su prenotazione. Bar e ristoranti sono invece chiusi, ma è consentito l’asporto per i ristoranti fino alle 20. Restano aperti gli asili nido, scuole materne ed elementari.
Covid, le nuove zone d’Italia: la Sardegna diventa bianca
Diventa finalmente zona bianca la Sardegna, in cui decadono tutti i divieti. Tuttavia la Regione ha scelto di mantenere alcune misure cautelari. I ristoranti saranno aperti fino alle 23, mentre i bar fino alle 21. Gli spostamenti saranno consentiti sempre dalle 5 alle 22. Riaprono scuole, palestre, scuole di danza e tutti gli sport senza contatto, musei, luoghi della cultura e i centri commerciali nel weekend.