Data l’elevata diffusione delle varianti di coronavirus, nella scuola è prevista l’adozione di nuove misure più severe in caso ci sia un alunno positivo. Tutta la classe dovrà stare in quarantena per 14 giorni. Inoltre si valuterà lo stop dell’intero istituto.
Scuola: protocollo Covid se un docente è positivo
Il 13 marzo l’ISS ha inviato una circolare che cambia le regole per i contagi in aula. Adesso, quando un maestro o un professore risulterà positivo, saranno considerati contatti stretti quelli con tutti gli studenti delle classi in cui il docente ha svolto lezione nelle 48 ore antecedenti l’insorgenza dei sintomi o, se asintomatico, nelle 48 ore precedenti il tampone.
Misure anti coronavirus negli istituti scolastici
Quando in un istituto, il 30% delle classi è coinvolta da almeno un caso di Covid, anche se non di una variante, oltre all’attivazione delle procedure di quarantena, si valuterà la sospensione delle attività in presenza, la quarantena di tutti i soggetti che frequentano la scuola, che dovranno, inoltre sottoporsi a tampone.
Nuove regole per il rientro e il distanziamento sociale
Cambiano le regole per il rientro a scuola. Infatti fino ad oggi, se il test molecolare, effettuato dopo tre giorni di assenza di sintomi, aveva esito negativo, il pediatra o il medico curante rilasciavano l’attestazione di avvenuta guarigione con il nulla osta a rientrare a scuola. Adesso invece, per limitare la diffusione delle nuove varianti, la quarantena non potrà essere interrotta al decimo giorno e dovrà essere effettuato un test molecolare al quattordicesimo giorno di quarantena.
Infine, per quanto riguarda il distanziamento sociale, le evidenze scientifiche non dimostrano la necessità di un incremento della distanza di sicurezza a seguito della comparsa delle nuove varianti virali. Tuttavia, un metro resta la distanza minima da adottare. Invece, nei casi in cui la mascherina viene tolta, per esempio durante la ricreazione, il distanziamento fisico aumenta fino a due metri.