Venerdì 26 marzo si svolge il consueto monitoraggio Iss che permette alle Regioni più meritevoli di passare dalla zona rossa alla zona arancione e consente il passaggio inverso per le Regioni i cui dati sono in peggioramento.
In attesa delle restrizioni pasquali (il 3, 4, 5 aprile tutta Italia sarà inserita in zona rossa), sono possibili solo le zone rosse o arancioni, mentre la zona gialla tornerà (forse) per le Regioni più meritevoli dal 30 aprile.
Perché i colori delle Regioni cambiano da martedì 30 marzo e non da lunedì 29 marzo come di consueto? Quali sono le Regioni che cambiano colore e quali invece restano nella fascia attuale? Ecco le novità.
Regioni, il colore cambia da martedì 30 marzo
L’ordinanza precedente firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, prevedeva il passaggio delle Regioni da una zona a un’altra il lunedì, per permettere alle attività commerciali e della ristorazione di non perdere il weekend.
Tuttavia, l’ultimo provvedimento firmato da Speranza è in scadenza martedì 30 marzo: ciò significa che i nuovi colori delle Regioni cambieranno dal 30 anziché da lunedì 29 marzo.
Sostanzialmente, comunque, saranno pochissime le Regioni che cambieranno colore da martedì: tre Regioni passano dalla zona arancione alla zona rossa e un’altra il passaggio contrario. La Puglia, invece, passa in zona rossa rafforzata – da sabato 27 marzo e fino al 6 aprile – per effetto di un’ordinanza regionale firmata dal governatore Emiliano.
Quali Regioni cambiano colore?
I nuovi colori delle Regioni sono stati pressoché confermati ad eccezione di Lazio, Toscana, Calabria e Valle D’Aosta. Lombardia e Veneto restano in zona rossa, compresa la Campania che fa registrare per la prima settimana dei dati da zona arancione.
Il Lazio passa dalla zona rossa alla zona arancione e da martedì riapre le scuole primarie e secondarie fino alla prima media, oltre ad asili nido e materne. La Valle D’Aosta, la Toscana e la Calabria, invece, fanno il passaggio inverso: da zona arancione passa alla zona rossa.
L’Italia, durante la settimana precedente la Pasqua, quindi, è così suddivisa:
- zona arancione – Lazio, Liguria, Umbria, Molise, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano;
- zona rossa – Valle D’Aosta, Toscana, Calabria, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Campania. E inoltre la provincia autonoma di Trento.
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità l’indice Rt a livello nazionale è calato dall’1,16 all’1,08 e con esso anche l’incidenza dei casi di Covid è calata da 264 a 240 ogni 100 mila abitanti. Segno che l’epidemia inizia a perdere forza in favore della campagna vaccinale in corso.