Venerdì 9 aprile si svolge il consueto monitoraggio ISS che va a identificare quali Regioni possono cambiare colore, in meglio o in peggio. Il decreto Draghi in vigore fino al 30 aprile non prevede la possibilità di passaggio in zona gialla: tutta Italia, quindi, è divisa tra zona arancione e zona rossa.
Quali sono le Regioni che cambiano colore da lunedì 12 aprile? 4 Regioni in rosso, le altre arancioni: l’epidemia in Italia sembra rallentare.
Quali Regioni cambiano colore dal 12 aprile?
L’indice Rt a livello nazionale è sceso sotto l’1: al 9 aprile l’Istituto Superiore della Sanità lo ha descritto a 0.92 (la scorsa settimana era a 0.98).
La bozza del monitoraggio descrive “quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta) che hanno un livello di rischio alto, quindici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso“.
Da quanto si apprende, l’Italia dovrebbe avviarsi verso l’arancione: solo 4 Regioni da lunedì 12 aprile dovrebbero essere rosse, le altre passano o restano in arancione.
Campania, Valle D’Aosta e Puglia dovrebbero restare rosse, ma a queste Regioni si aggiungerebbe anche la Sardegna che da arancione dovrebbe passare in zona rossa.
In zona arancione, invece, tornano Piemonte, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna, Toscana e Calabria, che si aggiungono ad Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e alle province autonome di Bolzano e Trento.
Campania, ira di De Luca
La Campania rimane in zona rossa: il governatore Vincenzo De Luca si scatena contro il Governo per la mancata consegna di un numero di dosi di vaccino adeguate. “Mi rivolgo al presidente del Consiglio – ha detto sui social – e a mia volta dico: con quale coscienza si può togliere ai cittadini campani una quantità di 210 mila dosi di vaccino? Mi auguro che il mio grido di dolore sia ascoltato”.
Anche il sindaco di Napoli, De Magistris, esprime al sua opinione: “Non credo che si possa andare ancora molto oltre con la zona rossa (…). Non è il lockdown ma dal punto di vista economico ha degli effetti drammatici e i sacrifici che le persone fanno da un anno pesano anche sul piano psicologico”. E tornando sulla questione dei vaccini aggiunge: “Il virus non cresce, ma diminuisce pochissimo. L’unico modo per uscirne sarebbe un’accelerazione sui vaccini ma lo scatto per arrivare a 500 mila somministrazioni al giorno ancora non c’è”.