Dopo mesi di dibatti e ipotesi sulla riforma pensioni, si fa sempre più concreta la strada che porterebbe a Quota 102 in sostituzione di Quota 100. Sebbene la pandemia abbia rallentato la discussione, bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2022 Quota 100 arriverà alla sua naturale scadenza, perciò si fa sempre più necessario intervenire il prima possibile ed è esattamente ciò su cui puntano i sindacati. Cerchiamo di capire in questo breve articolo cosa prevede Quota 102.
Come funziona e quanto costa Quota 102
Il meccanismo di Quota 102 non è tanto diverso da quello di Quota 100: permetterebbe di andare in pensione a 64 anni di età (anziché 62) con 38 anni di contributi versati, due dei quali esclusi dal computo maternità, servizio militare, riscatti volontari.
Il costo di Quota 102 si aggira intorno agli 8 miliardi di euro e interessa una platea di 150mila persone l’anno, oltre le 350mila che andrebbero regolarmente in pensione. Non è ancora del tutto chiaro se, per abbassarne il costo, sia prevista una penalizzazione per chi decide di usufruirne.
Riforma pensioni: i vantaggi di Quota 102
Si parla inoltre di alcuni vantaggi di Quota 102 per le donne, per coloro che assistono familiari disabili e per i lavoratori precoci ovvero quelli che sono entrati molto presto nel mondo del lavoro. Nel primo caso dovrebbe esserci uno sconto contributivo di otto mesi per ogni figlio, fino a un massimo di ventiquattro: di fatto si andrebbe dunque in pensione con una Quota 100. Nel secondo caso lo sconto sarebbe di un anno, per chi assiste una persona con disabilità dal almeno cinque anni. Per chi invece ha iniziato a versare i contributi prima dei 19 anni, si prospetta una maggiorazione del 25% sui ventiquattro mesi lavorati tra i 17 e i 19 anni.