I ragazzi di oggi possono essere considerati come dei nativi digitali, che sanno rapportarsi al web in modo estremamente naturale, intuitivo, come se la navigazione online facesse parte del loro DNA. Questo è da un lato un bene. Il web è infatti uno strumento necessario per lo svolgimento di ogni attività, per lo studio, per il lavoro, per il tempo libero. Il web però nasconde anche molti pericoli. La scuola ha tra i suoi compiti anche quello di educare i ragazzi ad un uso consapevole del web e delle tecnologie digitali, un’educazione questa che è oggi particolarmente importante. Durante la pandemia da Covid-19, infatti, l’utilizzo del web da parte dei ragazzi si è accresciuto a causa della didattica a distanza che si sono ritrovati a dover seguire, ma anche semplicemente a causa dei lunghi periodi di tempo che i ragazzi si sono ritrovati costretti a trascorrere tra le quattro mura domestiche.
I rischi che i ragazzi di oggi corrono online
Il bullismo è un fenomeno in costante crescita nelle scuole, un fenomeno che i docenti conoscono molto bene e su cui si è già iniziato a lavorare. Lo stesso vale anche per la discriminazione. Oggi però, a differenza di quanto accadeva in passato, questi fenomeni non hanno più luogo solo di persona, ma anche online, fenomeni digitali che spesso possono essere difficili da comprendere per i ragazzi di oggi. Possono avere luogo attraverso i social network oppure i videogame, ma anche nella messaggistica istantanea, ambienti virtuali dove questi fenomeni possono diventare ancora più devastanti rispetto al passato.
Doveroso poi ricordare che sono presenti online anche dei veri e propri predatori, malintenzionati che fanno di tutto per cercare di adescare i ragazzi in rete, fingendosi magari loro coetanei oppure amici di famiglia. Sono persone che vogliono entrare in possesso di informazioni o materiali digitali, ma possono anche richiedere degli incontri dal vivo. Purtroppo spesso questo fenomeno può sfociare in veri e propri abusi sessuali. Un altro rischio sono le challenge che hanno luogo sul web, giochi pericolosi questi e potenzialmente letali. Sono molti i ragazzi che sono morti proprio a causa di questi giochi.
Cosa può fare la scuola
È importante che i genitori parlino con i loro figli di tutti questi rischi, l’educazione parte infatti prima di tutto dalla famiglia. Sono però gli insegnanti a dover scendere in prima linea, anche perché è agli insegnanti che i ragazzi nella maggior parte dei casi danno davvero retta.
La scuola deve quindi fare in modo che i rischi del web diventino comprensibili per i ragazzi, cercando di spiegare loro la situazione con un linguaggio adatto all’età ma sempre con estrema precisione e chiarezza. I ragazzi devono sapere della loro esistenza, in modo che possano navigare online senza incorrere in conseguenze negative. È importante spiegare anche come capire quali sono le informazioni vere e quali invece le fake news, quella insomma che viene definita alfabetizzazione mediatica. Sperare i fatti dalla finzione è fondamentale.
A cura della redazione di ScuolaMagazine.it