Il Senato ha approvato il decreto Covid. Il passaggio alla Camera sarà solo una formalità. Si completa, così, la modifica ai concorsi pubblici voluta dall’attuale ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
Dal 3 maggio, infatti, sono riprese le prove concorsuali in presenza. Lo svolgimento dei concorsi pubblici, però, prevede il rispetto di alcune norme, pubblicate nel Protocollo di sicurezza del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Concorsi 2021: le nuove norme del Protocollo di sicurezza
Viene indicato nel Protocollo di sicurezza che i candidati dovranno presentarsi da soli e senza alcun tipo di bagaglio. Il partecipante non dovrà partecipare alla prova se presenta alcuni sintomi, come febbre superiore a 37,5°, mal di gola, tosse, perdita dell’olfatto o del gusto o se sottoposto alla misura della quarantena o isolamento domiciliare fiduciario. Inoltre il candidato dovrà presentare un referto negativo relativo a un tampone rapido o molecolare, effettuato non oltre le 48 ore antecedenti lo svolgimento delle prove. Questa indicazione è valida anche per i soggetti vaccinati. In più dovrà indossare le mascherine FFP2, che verranno fornite dall’Amministrazione, utilizzare i dispenser lavamani con soluzione igienizzante, posti lungo i percorsi, e mantenere sempre la distanza minima di 2,25 metri dagli altri partecipanti.
Protocollo di sicurezza: disposizioni per le aree di concorso
Anche le aree dove si svolgono le prove devono essere predisposte secondo alcune indicazioni fornite dal Protocollo di sicurezza. Per garantire un corretto distanziamento e la gestione dei flussi dei candidati in entrata e in uscita è necessario che i luoghi adibiti allo svolgimento delle prove rispettino determinati parametri, dimensionali e strutturali. Per esempio le aree devono essere fornite di impianti di aerazione meccanica che lavorano con impostazione di esclusione di ricircolo d’aria. Ci dovranno essere ingressi riservati ai candidati, distinti e separati tra loro per entrata e uscita. Inoltre dovranno essere predisposti locali isolati dove accogliere i candidati che abbiano manifestato sintomi di infezione da Covid-19 durante le prove. Infine le postazioni per i candidati dovranno essere posizionate a una distanza di almeno 2,25 metri in tutte le direzioni. In questo modo viene garantita ad ogni candidato un’area personale di 4,5 mq.
Concorsi 2021: come si svolgeranno le prove?
Per quanto riguarda lo svolgimento delle prove, ogni sessione deve essere adeguatamente separata temporalmente, per permettere l’afflusso e il deflusso dei candidati e la bonifica dei locali. Le prove scritte dovranno avere una durata massima di 60 minuti, mentre quelle orali e pratiche potranno essere svolte anche in modalità telematica. Durante le prove gli addetti al controllo dovranno sempre essere muniti di facciale filtrante, circolare solo nelle aree e nei percorsi indicati, ed evitare di permanere in prossimità dei candidati a distanze inferiori a 2,25 metri. Sarà poi vietato il consumo di alimenti ma non di bevande, di cui i candidati dovranno munirsi preventivamente. Infine la traccia della prova sarà comunicata verbalmente tramite altoparlante.
Il via alle prove suppletive del concorso straordinario insegnamento
Rispettando tali norme, dal 14 maggio, hanno preso il via le prove suppletive del concorso straordinario per docenti della scuola secondaria. Queste proseguiranno fino al 20 maggio. Potranno svolgere le prove suppletive i soli aspiranti, iscritti alle procedure concorsuali di cui al decreto dipartimentale n. 510 del 2020, che, alla data del 22 aprile 2021, siano risultati destinatari di pronunce giurisdizionali, anche cautelari. Queste devono espressamente averli riconosciuti legittimati a partecipare alle sessioni suppletive.
I candidati per partecipare alla prova dovranno portare con sé un documento di riconoscimento in corso di validità, codice fiscale, ricevuta di versamento del contributo di segreteria e una copia del provvedimento giurisdizionale che determini l’ammissione alla prova.