L’osteoporosi è un disturbo legato alla fragilità delle ossa che può presentarsi sia negli uomini sia nelle donne e solitamente è associata a un’età avanzata.
Nonostante questo, è possibile soffrire di osteoporosi anche in età giovanile: perciò è importante conoscere quali sono le cause di questo disturbo e quali cure risultano efficaci a contrastarlo.
Osteoporosi: cos’è?
L’osteoporosi, come abbiamo accennato, è una patologia che interessa l’apparato scheletrico e in particolare le zone del femore, il polso e le vertebre.
Le ossa risultano particolarmente fragili e soggette alla rottura anche dopo lievi traumi di bassa entità. Questa condizione delle ossa si verifica a causa della bassa densità minerale ossea della persona affetta da questo disturbo.
Osteoporosi primaria e secondaria
Esistono diverse tipologie di osteoporosi:
- primaria, ovvero originale;
- secondaria, ovvero derivante derivante da un evento correlato (ad esempio iperparatiroidismo, farmaci osteotossici, immobilizzazione protratta, basso peso corporeo, ipercalciuria, artrite reumatoide).
Quella primaria è la più diffusa, mentre quelle secondarie sono suddivise a loro volta in moltissime varianti ma si presentano solo nel 5% dei casi.
Esiste poi l’osteoporosi giovanile, ovvero la patologia associata a un’età particolarmente bassa. In questi casi, comunque, l’osteoporosi è associata a una causa specifica tra le quali:
- malassorbimento intestinale,
- problemi ormonali,
- artrite giovanile,
- assunzione di farmaci che impediscono di fissare il calcio nel tessuto osseo,
- gravi carenze nutrizionali (soprattutto nella fase infantile).
Quali sono le cause dell’osteoporosi?
Generalmente l’osteoporosi è associata alla crescita: fino ai 30 anni il nostro organismo produce molti tessuti ossei più di quanti ne distrugga. In seguito, il tessuto prodotto viene lentamente consumato. Molto dipende, quindi, da quanto tessuto una persona riesce a produrre nel primo periodo della sua vita: maggiore è il tessuto prodotto, minore è la probabilità di soffrire di osteoporosi.
Le cause associate a questa patologia, comunque, possono essere molteplici. Il principale fattore che può determinate la patologia è essenzialmente l’età (e dunque il rimodellamento e la produzione di tessuto), ma non solo. Contribuiscono anche:
- la menopausa,
- i cambiamenti ormonali,
- l’alimentazione scorretta,
- la scarsa attività fisica,
- l’abuso di alcol, di fumo e di medicinali,
- altri fattori genetici ed ereditari.
I sintomi dell’osteoporosi
Chiarite le causa scatenanti questa patologia, andiamo a scoprire quali sono i sintomi legati all’osteoporosi.
Inizialmente, in una prima fase di osteoporosi, il soggetto affetto non riscontra né dolore né fastidio. Con l’andare del tempo, però, lo scheletro diventa molto più fragile e fatica a sostenere il corpo. A causa dell’assottigliamento dei tessuti, dopo un certo periodo, l’osteoporosi può portare a dolore osseo o muscolare, soprattutto nella regione lombare.
Anche il corpo inizia a cambiare se affetto da questa patologia: la schiena inizia a incurvarsi e la statura diminuisce.