Se si ha voglia di un dolce gustoso ma facile e veloce da preparare, la ricetta perfetta è quella dei pancake. Si tratta di frittelle simili alle crêpes, ma più spesse.
La ricetta per i pancake: ingredienti e varianti
Il pancake è un dolce tradizionale americano, preparato per la prima colazione. Gli ingredienti sono semplici:
- 100 g di farina
- 1 uovo
- 1 bicchiere di latte a temperatura ambiente
- 15 g di zucchero
- 1 cucchiaio di olio di semi
- lievito
- burro
- sale
Una volta mischiati tutti gli ingredienti, basta cuocere la pastella in una padella ben calda. Dopo qualche minuto il dolce sarà pronto.
Generalmente queste frittelle si accompagnano con sciroppo d’acero, burro d’arachidi o anche crema di nocciola, marmellata e miele. Esistono anche altre versioni in cui si aggiunge la ricotta insieme alla composta di cotogne, oppure castagne e melagrane o gocce di cioccolato e lamponi. Possono essere anche salate, con burro fuso, uova e bacon.
La storia della ricetta dei pancake
Sebbene i pancake siano un dolce tipico del Nuovo Continente, le sue origini sono più antiche. Nel 500 a.C., all’epoca dell’Antica Grecia, Cratino e Magnete, due commediografi colleghi del celebre Aristofane, menzionano un dolce tondo a base di acqua, olio d’oliva e farina, servito con il miele proprio durante la colazione. Erano chiamate teganites o tagenites dal tipo di tegame grazie al quale venivano preparate, ma possono essere considerate le antenate dell’odierno pancake, sebbene senza lievito.
Successivamente, anche questa, come molte altre ricette greche, venne assimilata dalla cultura romana. In particolare il dolce era molto amato dai patrizi, il ceto più ricco, che cucinavano una versione arricchita con le spezie, chiamata Alica Dolcia.
Questa tradizione culinaria si diffonde, nel tempo, in tutta Europa e in Russia in una forma molto simile alle crêpes. Ciascun Paese, a partire dal Medioevo, preparava la sua variante, alcune delle quali sono sopravvissute fino ad oggi, come la Kaiserschmarrn tedesca che viene tagliata a pezzettini e servita con frutta secca e zucchero a velo.
Raggiunte le isole britanniche, intorno al Quattrocento, al dolce venne dato il nome di “pancake”. Ma il merito di aver affinato la preparazione del dolce è dell’Olanda. Pannekoek o poffertjes divennero frittelle cotte in una padella apposita e servite l’una sopra l’altra, con una spolverata di zucchero a velo.
Sebbene non sia originariamente americana la ricetta, agli Stati Uniti si deve la caratteristica principale dei pancake. Gli americani furono infatti i primi ad aggiungere il lievito, grazie al quale si deve quell’aspetto soffice, che differenzia i pancake dalle crêpes.
La ricetta pancake in giro per il mondo
La ricetta del pancake ha fatto un lungo viaggio, attraversando continenti e secoli, fino ad approdare sulle nostre tavole, direttamente dagli Stati Uniti. Per questo nel mondo esistono molte varianti e diversi nomi con cui descrivere questo piatto gustoso.
Negli Stati Uniti, i pancake sono anche chiamati hotcake, griddlecake o flapjack. Pancake simili a quelli nordamericani, ma più piccoli, sono consumati invece nelle isole britanniche. Qui vengono chiamati Scotch pancake. I pancake inglesi sono simili alle crêpes francesi, ma la ricetta tradizionale viene accompagnata da zucchero e limone. In Scozia, inoltre, vengono raramente serviti a colazione, mentre sono considerati più come un dessert. In Australia e Nuova Zelanda si chiamano pikelet e vengono serviti con panna e marmellata o solo col burro. Nel Regno Unito, in Irlanda e in molti paesi del Commonwealth li mangiano tradizionalmente il giorno prima dell’inizio della Quaresima, cioè durante il Martedì Grasso. Questa giornata è, infatti, soprannominata “Shrove Tuesday” o “Pancake day”.
Nei Paesi Bassi gli ingredienti dei pancake sono gli stessi delle crêpes francesi, ma si cucinano meno sottili. Vengono consumati come seconda colazione o salati. Infine, anche in Argentina, Cile e Uruguay sono molto diffusi. Vengono chiamati panqueque e si riempiono con dolce di latte o manjar.