La nascita di un bambino è un evento che porta con sé tanta gioia ma anche tanta preoccupazione per i neo genitori. Una delle sfide che molti dovranno affrontare è quando un neonato soffre delle cosiddette coliche.
Come si manifestano le coliche nei neonati?
La comparsa delle coliche è abbastanza frequente nei neonati. In genere si manifestano nelle prime settimane dopo la nascita, intorno alla terza-sesta settimana, e scompaiono a tre-quattro mesi. Le coliche provocano nel bambino crisi di pianto improvvise, continue e incontrollate. Dover far fronte alle coliche del neonato può essere un’esperienza molto stressante e frustrante per i genitori. In molti casi può rappresentare anche un fattore di rischio per lo sviluppo di depressione post-partum.
Coliche neonati: sintomi e cause
Quando un bambino soffre di coliche, spesso il viso si arrossa, si irrigidiscono le braccia, le gambe si flettono e il bimbo emette anche del gas proveniente dall’intestino. Nonostante siano chiamate coliche gassose, però, solo in pochi casi la causa è un problema intestinale. Solitamente la colica rappresenta una modalità di esprimere il pianto da parte dell’infante. In questo caso il neonato è estremamente sensibile agli stimoli ambientali e non è in grado di auto-consolarsi.
Un’altra causa delle coliche dei bambini può essere l’alimentazione. Se i neonati sono allattati al seno, la colica è un segnale che alcuni componenti della dieta della mamma non sono tollerati. È meglio evitare il caffè, la cipolla e i cavoli. Inoltre può indicare anche un’allergia o intolleranza alle proteine del latte. In questo caso, però, insieme alle coliche possono comparire altri sintomi come diarrea, vomito, eczema e frequente agitazione. Quindi si consiglia alle mamme di mantenere, nel periodo dell’allattamento, un regime alimentare a basso contenuto dei più comuni allergeni alimentari (latte, soia, uova, arachidi, grano e frutti di mare).
Coliche neonati: la regola del 3
Le coliche gassose sono più comuni di quanto si pensi. Si stima che ben 2-3 neonati su 10 soffrano di coliche. Ma come si diagnostica questo disturbo a un neonato? La diagnosi di colica è basata sulla famosa “Regola del 3”, una teoria risalente al 1954 formulata dal pediatra Morris Arthur Wessel. Questa, in sintesi, afferma che si tratta di coliche quando il pianto del bimbo dura più di 3 ore al giorno, per almeno 3 giorni consecutivi, per più di 3 settimane. Inoltre spesso le coliche si verificano più frequentemente nel tardo pomeriggio o in serata.
Rimedi e consigli per quando i bambini soffrono di coliche
Come aiutare i neonati che soffrono di coliche e i poveri genitori sofferenti per il pianto inconsolabile del proprio bambino? Purtroppo non esiste una soluzione efficace per tutti i bimbi. Occorre trovare la strategia migliore per il proprio bebè. Tuttavia ci sono alcuni consigli utili da poter seguire. Innanzitutto è importante creare un ambiente tranquillo e rassicurante, evitando stimoli eccessivi come luce e rumori forti. Per questo è raccomandabile rivolgersi al bambino con un tono calmo e affettuoso, magari cantando qualche canzone. Anche fargli ascoltare un “rumore bianco” a basso volume, come quello prodotto da un’asciugatrice, un’aspirapolvere o un phon, può essere d’aiuto.
Un altro fattore essenziale è il contatto fisico. Tenere spesso in braccio il bimbo, anche se non piange o non è agitato, riduce la comparsa delle coliche. Infatti il contatto del neonato con il corpo della mamma o del papà, utilizzando per esempio la fascia porta-bebè, può tranquillizzarlo e facilitare l’addormentamento. Per fargli prendere sonno è consigliabile anche massaggiargli leggermente la pancia e cullarlo con movimenti ritmici, per esempio salendo e scendendo le scale o con un breve viaggio in auto.
Tra i metodi più utilizzati c’è la posizione anti-colica, utile a favorire la fuoriuscita di aria dall’intestino. Bisogna posizionare il neonato sul braccio del genitore a pancia in giù. Poi va dondolato mentre gli si danno delle piccole pacche sul sedere. Infine anche un bagnetto con acqua tiepida può aiutare a rilassare l’addome e la muscolatura.