Considerato uno dei piloti più forti al mondo, Lewis Hamilton detiene oggi il primato di titoli mondiali vinti, eguagliando un altro grande della Formula 1 come Michael Schumacher. “Un giorno guiderò le tue macchine“, disse il pilota inglese durante uno dei primi incontri con Ron Dennis, patron della McLaren. Da quel momento in poi la sua carriera subì una vera e propria svolta, tanto da conquistare il tetto del mondo.
Le origini di Lewis Hamilton
Il suo nome è oggi noto non solo agli appassionati dei motori, grazie soprattutto alle sue doti da vero campione. Nato a Stevenage, nella contea dell’Hertfordshire, il 7 settembre 1985, Lewis Hamilton si avvicinò al mondo dei motori fin da bambino. Il padre, che intuì fin da subito le potenzialità del figlio, si indebitò per permettere al giovane di poter salire sul suo primo kart. Una fiducia che il piccolo ripagò immediatamente, conquistando il titolo di campione britannico nel 1995.
Notato da Ron Dennis, presidente della scuderia McLaren, Hamilton firmò il suo primo contratto con la squadra all’età di 12 anni. Una lenta ascesa quella del pilota che, tra agli inizi degli anni 2000, vinse sia la Formula A, sia la Formula Renault 2.0. Risultati importanti quelli ottenuti dal britannico, tanto da esordire nella Formula 1 nel 2007. Il traguardo che lo stesso pilota si stava sudando da diversi anni era finalmente arrivato e fu così che Hamilton scelse di far capire ai suoi avversari di che pasta era fatto.
Dall’esordio in Formula 1 al passaggio in Mercedes: l’identikit di Lewis Hamilton
Fin da subito dimostrò di avere delle doti speciali, tanto da riuscire a tenere testa anche a piloti pluripremiati come il compagno di scuderia, Fernando Alonso. Già alla prima stagione andò vicino alla vittoria del titolo mondiale, sfumato poi nelle gare finali. In quell’anno, infatti, il trionfo fu di Kimi Raikkonen. Hamilton, però, non si lasciò abbattere e così l’anno successivo conquistò il suo primo titolo nella Formula 1, diventando anche uno dei piloti più giovani a vincere in questa serie. Scelse di rimanere alla guida della McLaren fino al 2012, ma non andò oltre ai risultati già ottenuti.
La sua carriera subì una svolta il 28 settembre dello stesso anno, quando annunciò il suo passaggio alla Mercedes, la sua attuale scuderia. Ad oggi, Lewis Hamilton è riuscito a portare a casa altri sei titoli mondiali, eguagliando così il record precedentemente fissato da Michael Schumacher. Tanti gli avversari che, nel corso delle varie stagioni, hanno dato del filo da torcere al campione del mondo, ma nessuno è riuscito a scalzarlo dal trono. Complice anche le potenzialità della sua nuova scuderia, Hamilton si è laureato campione del mondo nel 2015. Da quel momento in poi, ha dato il via al dominio della Mercedes, conquistando un titolo dopo l’altro fino al 2020.
La storia di Hamilton continua
L’unico anno in cui Hamilton dovette abdicare fu il 2016. In quella stagione a trionfare fu il compagno di scuderia ed ex avversario del pilota britannico durante i suoi anni alla guida dei kart, Nico Rosberg. Uno smacco per il giovane che, però, a testa bassa, ha scelto di continuare a lavorare per raggiungere i massimi livelli. Così, alla fine ci è riuscito e studiando gara dopo gara i suoi avversari, è oggi tra i piloti di Formula 1 più vincenti di tutta la storia. Alla soglia del 37 anni, continua a guidare la classifica del Mondiale 2021, e punta, ancora una volta, a sbaragliare tutti i record del mondo dei motori. Nonostante sia stato fermato dal Covid 19 nella passata stagione, Hamilton è tornato in pista più forte che mai. Grazie ai suoi sorpassi aggressivi e ai suoi tempi nelle qualifiche, il suo palmares è oggi ricco di successi, ma lo stesso ha già annunciato di non volersi fermare. In occasione del Gran Premio d’Austria dello scorso 4 luglio, è stato ufficializzato il suo rinnovo con la Mercedes fino al 2023. La sua storia, dunque, è destinata a riempirsi di capitoli nuovi ma soprattutto vincenti.