Al giorno d’oggi richiedere un prestito è diventata un’azione sempre più frequente, soprattutto a fronte di spese per l’acquisto di auto, case, vacanze o altri beni di importi elevati.
Infatti, grazie ai prestiti personali è possibile ottenere denaro in anticipo per qualsiasi tipologia di acquisto si intenda effettuare e senza specificare che cosa si intenda acquistare. Chiaramente, però, questo denaro ottenuto va restituito con degli interessi e non viene “prestato” a tutti indistintamente.
Vediamo, quindi, cosa sono i prestiti personali, chi e come può ottenerli e come funzionano.
Prestiti personali: cosa sono?
I prestiti personali sono delle tipologie di finanziamento solitamente erogati ai privati da una banca o da una società finanziaria.
Una volta ottenuto il credito necessario per acquistare il bene desiderato, però, occorre restituire il denaro ottenuto con una serie di rate mensili da estinguere entro un periodo limitato di tempo, alle quali viene sommato un tasso di interesse.
Trattandosi di un finanziamento non finalizzato, non è necessario chiarire per quale bene si sta chiedendo il prestito.
Prestiti personali: come richiederli?
Una volta chiarito di cosa stiamo parlando, è bene specificare che non tutti i cittadini possono richiedere i prestiti personali: esistono dei requisiti e dei limiti all’ottenimento dei finanziamenti.
Ogni banca ha delle precise regole per l’assegnazione di un finanziamento, ma la Banca d’Italia ha fissato alcuni requisiti di base per poter richiedere i prestiti.
Anzitutto, il finanziamento viene erogato ai cittadini che abbiano un’età anagrafica compresa tra 18 e 70 anni (in alcuni casi è possibile arrivare anche oltre i 70).
Inoltre, per poter ottenere un prestito è opportuno dimostrare di essere in grado di rimborsare il credito ottenuto: sarà quindi necessario esibire:
- la propria busta paga, in caso di lavoratore dipendente;
- la propria dichiarazione dei redditi, per i lavoratori autonomi;
- il cedolino della pensione, per tutti i pensionati.
Qualora il richiedente non sia in grado di dimostrare alcuna di queste garanzie, può demandare la garanzia di un terzo che, in casa di inadempienza, si impegni a versare le rate dovute alla banca o alla società creditrice.
Tipi di prestiti personali: quale scegliere?
Non esiste una sola tipologia di prestito personale: è possibile scegliere tra diversi tipi di finanziamento a seconda delle proprie esigenze.
Oltre al prestito personale, per esempio, esiste anche la cessione del quinto, che solitamente viene erogato al dipendente privato e pubblico oppure ai pensionati. Grazie alla cessione del quinto si possono ottenere soldi liquidi da rimborsare in rate mensili che vengono addebitate direttamente sullo stipendio o sulla pensione, ma non possono essere superiori a un quinto di queste ultime entrate.
Esiste poi il prestito con delega di pagamento, ovvero una tipologia di finanziamento concessa ai dipendenti pubblici e privati. In questo caso le rate mensili che vengono addebitate direttamente sullo stipendio non possono essere superiori a due quinti dello stipendio netto stesso.
Il prestito finalizzato, invece, viene concesso dalla banca a fronte dell’acquisto di un bene o un servizio che si intende pagare a rate.
Esiste anche il prestito fiduciario, che viene richiesto dai cittadini con urgente bisogno di liquidità. Può essere erogato ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai pensionati e persino agli studenti, purché non si tratti di cattivi pagatori o protestati.
Infine, esiste il prestito vitalizio ipotecario, che viene erogato solo ai proprietari di case con più di 60 anni di età. Questo requisito è imprescindibile, in quanto la sottoscrizione del finanziamento avviene previa iscrizione di un’ipoteca sull’immobile. Questa tipologia di prestito va rimborsata sino alla morte del richiedente.
Cosa succede se non pago una rata del prestito?
Dopo la richiesta e l’ottenimento di un prestito personale, è possibile che il richiedente si trovi nella situazione di non riuscire a pagare una rata mensile di quelle previste dal piano di ammortamento.
In questi casi è opportuno segnalare tempestivamente alla banca o alla società creditrice la propria situazione per poter trovare la soluzione migliore al problema.
Nel caso in cui non venga effettuata alcuna segnalazione, il debito non incorre soltanto nell’applicazione di una mora, ma rischia anche la segnalazione alle centrali rischi, compromettendo la propria reputazione.