Soffrire di calvizie è una cosa con la quale parecchi uomini convivono, anche donne seppur in minoranza. Nonostante sia così ampiamente diffusa la calvizie, alcuni uomini non riescono proprio ad accettarla e continuano a combatterla.
Se ti guardi allo specchio e non ti piaci è un problema, la calvizie può provocare davvero fastidio in chi si specchia. La soluzione ottimale è la tricopigmentazione.
La tricopigmentazione riduce il contrasto del cuoio capelluto, creando l’illusione di più capelli (vedi esempi su https://tricohair.info/) nelle regioni colpite dalla calvizie. L’operazione, che non è affatto un intervento, è adatta più o meno a tutti, persone di sesso sia maschile che femminile.
Consiste nel creare una sensazione visiva di densità, di folto capillare, attraverso l’introduzione di pigmenti di colore naturale.
La tricopigmentazione è un trattamento non chirurgico eseguito da medici specializzati e certificati.
Occorre specificare che la tricopigmentazione richiede una profonda conoscenza anatomica ed estetica; nonché un’esperienza con le malattie del cuoio capelluto e con gli interventi di restauro dei capelli. Tutto ciò affinché la procedura sia sicura e con un risultato il più naturale possibile.
Come funziona la tricopigmentazione
Con l’ausilio di un’apparecchiatura unica per la tricopigmentazione, il pigmento di colore naturale si deposita in piccole quantità negli strati più superficiali della pelle. Il paziente può avvertire un po’ di stranezza nella zona trattata, come ad esempio un lieve formicolio. Non c’è sanguinamento.
La procedura viene eseguita in tre sessioni, ognuna delle quali richiede 2 – 4 ore a seconda dell’ampiezza di pelle da trattare. Le prime due sedute vengono eseguite in giorni consecutivi e la terza dopo 30 giorni; questo perché il pigmento di colore naturale deve installarsi gradualmente sulla pelle.
Dopo il trattamento
Per raggiungere l’obiettivo finale tanto sperato, il paziente dev’essere attento e scrupoloso nella fase post trattamento; seguendo tutte le indicazioni dell’esperto al quale si è affidato.
Innanzitutto va ricordato che la cute dopo un intervento di tricopigmentazione si presenta con delle micro lesioni superficiali. Queste fanno sì che il paziente riscontri un’infiammazione temporanea, a volte accompagnata da un rossore, ma che salvo complicazioni scompare all’incirca in un paio di giorni.
Un’altra precauzione che il paziente deve seguire è quella di non toccare con le dita delle mani o altro le zone trattate. Questo per almeno 24, 48 ore dalle sedute. Assolutamente vietato mettere lozioni, shampoo, acqua troppo calda e fare attività fisica intensa, per evitare una sudorazione eccessiva.
Solo nei giorni successivi si potrà fare lo shampoo ma usando dei prodotti idonei e consigliati dallo specialista. Aggiungendo poi delle soluzioni lenitive, sempre consigliate dal professionista.
Infine, importantissime sono le sedute di mantenimento annuale, che servono a mantenere una buona qualità della tricopigmentazione. Ogni anno verranno ripresi e aggiunti i punti di pigmento di colore naturale. Come sempre naturalmente assorbiti dalla pelle e dall’organismo.
Affidarsi ad un professionista che ha esperienza nel settore significa avere maggiori possibilità di successo. La garanzia di una buona riuscita sta nel centro al quale si decide di affidarsi.