L’Elba e le sue coste
L’isola d’Elba non è come le altre isole italiane. La dimensione che ha, la rende infatti unica: né grande come le giganti Sicilia e Sardegna (anche se è la terza isola, in Italia, per grandezza), né piccola come le altre.
Suddivisa in sette municipalità, riesce ad offrire centoquarantasette chilometri di costa con centinaia di spiagge (molte completamente libere) incorniciate nei paesaggi più disparati, nella natura spontanea o in ambienti più ospitali, dalla sabbia dai colori e dalla granulosità per tutti i gusti – dorata, bianca, finanche nera – baie, cale e insenature che si affacciano sul mare cristallino dell’area marina protetta denominata Santuario dei Cetacei Pelagos. E non è una destinazione turistica esclusivamente estiva.
Come arrivare all’isola d’Elba
Insomma, non resta che capire come raggiungere l’isola: nonostante ci sia l’aeroporto di Marina di Campo dove atterrano aerei provenienti da Pisa e Firenze, il consiglio è di scegliere di viaggiare con i traghetti, con durata della navigazione di un’ora, o con gli aliscafi che raggiungono l’isola in soli 40 minuti, con partenze giornaliere dal porto di Piombino verso Portoferraio. Nientemeno, se si opta per arrivare, anziché a quello di Portoferraio, al porto di Cavo, si sbarca dopo appena un quarto d’ora con il mezzo veloce.
Natura e cultura elbana
Sede del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la vegetazione è composta da macchia mediterranea e numerosi boschi montani di latifoglie e conifere, ma anche palme nane e gigli, come anche vitigni. Tanti sono i sentieri e i percorsi di trekking attraverso i quali godere per di più di splendide panoramiche. Abitata già nel Paleolitico, i ritrovamenti preistorici più antichi sono dell’età del rame (vasi, ciotole, cuspidi di frecce e pugnali), rinvenuti presso la necropoli rupestre di Rio Marina ed esposti al Museo civico archeologico del Distretto Minerario nel comune di Rio, che con i sentieri e i cantieri all’aperto del passato, forma il Parco Minerario, visitabile passeggiando o con un trenino. Parecchie sono poi le testimonianze dell’età del bronzo, come i megaliti di Monte Capanne – montagna che si trova sul versante occidentale ed è la più alta con i suoi 1019 metri – e i resti di un villaggio a Monte Giove – sul versante orientale, dove sono numerosi i giacimenti minerari e le (ex) miniere di ferro, la cui estrazione e commercializzazione erano attività che venivano praticate dagli isolani, insieme a pastorizia e agricoltura, fin dalla protostoria. I minerali favorirono in seguito l’occupazione dell’isola da parte degli Etruschi, che ne dovettero cedere la lavorazione ai Siracusani, però, dopo la sconfitta subita nella battaglia navale di Cuma. In epoca romana, per la posizione strategica dell’isola, vennero fortificati i porti e il commercio venne esteso anche al granito, alla pozzolana, alla ceramica e al vino. Nel medioevo, con le invasioni barbariche e dei pirati, carestie ed epidemie, l’Elba si spopolò. Nel 1400, tutto l’arcipelago toscano e alcune terre delle province di Livorno e Grosseto divennero Principato di Piombino. Nel ‘700 a Portoferraio, il principale comune dell’isola, il granduca di Toscana fece costruire una città fortificata denominata Cosmopoli. Di bastioni e fortezze del passato, infatti, ce ne sono in gran quantità, come anche di musei, mostre, luoghi storici, chiese ed eremi. Da non perdere inoltre le ville napoleoniche (villa dei Mulini e villa di San Martino) dove soggiornò durante il suo esilio l’imperatore Napoleone Bonaparte agli inizi degli anni ‘800. Dopo le molteplici scoperte archeologiche avvenute, e i tanti siti a cielo aperto, nel 1960 è stato difatti costituito il Sodalizio Elbano per Studi e Ricerche archeologiche.
Enogastronomia d’Elba
Sull’isola non mancano le aziende agricole, che propongono come prodotti di punta gli olii ma specialmente i vini, nel solco di un’antichissima tradizione vitivinicola. I vini D.O.C. sono i seguenti: Elba sia Bianco che Rosso e Rosato, Ansonica, anche in versione Passito, le tipologie Vermentino, Trebbiano e Sangiovese, il Moscato dell’Elba. Addirittura riconosciuto come D.O.C.G. l’Elba Aleatico. Piatti tipici sono lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, il gurguglione di verdure, il polpo all’elbana e il totano ripieno, tanti dolci, anche fatti con farine particolari, sui quali spicca la famosa schiaccia briaca composta, tra l’altro, da frutta secca, olio e vino.
Benessere e relax all’Elba
Per gli amanti del benessere, alle Terme San Giovanni di Portoferraio, l’acqua di mare viene riscaldata e utilizzata per bagni termali, bagni gorgogliati e idromassaggi. Per gli sportivi, oltre a sport acquatici quali kayak, snorkeling, diving, surf, vela e gli innovativi SUP e Jetlav, c’è il Capoliveri Bike Park, con tracciati adatti a tutte le difficoltà, in bici ma anche a piedi. Di passeggiate possono esserne fatte pure per i vari centri storici. Un’amplia zona pedonale urbana, con tanto di lungomare, la troviamo nel piccolo comune di Marciana Marina, e in altri borghi ancora, come quelli di Porto Azzurro e Campo nell’Elba.