Il reflusso gastroesofageo è una patologia molto frequente, nota soprattutto per le sue manifestazioni notturne. La comparsa del disturbo è riconducibile all’anomala risalita dei contenuti gastrici dallo stomaco all’esofago, generata da una scorretta chiusura della valvola che separa i due organi. Quando il reflusso notturno è accompagnato da ulteriori sintomi e si verifica con regolarità, assume i tratti di una patologia: una condizione piuttosto seria che può causare molteplici complicazioni, tra cui il danneggiamento della mucosa esofagea.
Reflusso notturno: le cause alla base del disturbo
Il reflusso notturno è un disturbo frequente, che può essere di tipo acuto o cronico. La sua incidenza, infatti, è tale da colpire in media una persona su tre. Non è un caso, che la sera sia il momento peggiore per chi è affetto da tale disturbo. Il reflusso notturno, accompagnato con frequenza da altre manifestazioni sintomatiche quali rigurgito acido e bruciore di stomaco, finisce per compromettere la qualità del sonno di chi ne è affetto. La sintomatologia ad esso associata, infatti, è peggiorata dalla posizione supina.
La causa scatenante del reflusso gastroesofageo notturno è da imputarsi a un anomalo e inverso passaggio dal materiale dello stomaco all’esofago, che costringe la mucosa esofagea a scontrarsi con i succhi gastrici. La situazione è determinata dal malfunzionamento del cardias, lo sfintere inferiore dell’esofago che non si chiude in modo perfetto.
Data la sua delicatezza, la membrana non riesce a tollerare tale acidità. Ciò genera un’importante irritazione e, di conseguenza, il reflusso gastroesofageo. Quando gli episodi sono frequenti si parla di malattia da reflusso.
Reflusso notturno: i sintomi ad esso correlati
Il reflusso notturno è un fastidio che in presenza di episodi frequenti, assume i tratti di una vera e propria patologia. La malattia compromette la qualità di vita del paziente, costringendolo a un riposo effimero e di scarsa qualità. I sintomi che accompagnano il reflusso notturno sono molteplici:
- bruciore di stomaco;
- rigurgito acido;
- dolore retrosternale;
- tosse cronica;
- tachicardia;
- sudorazione eccessiva;
- problemi respiratori;
- apnee;
- sensazione di soffocamento;
- laringite;
- disfonia.
Data la complessità della sintomatologia associata al reflusso notturno, questa patologia può diventare davvero invalidante.
Trattamenti per il reflusso notturno: come contrastare la patologia
La varietà sintomatica associata al reflusso esofageo notturno può complicare il buon esito dei trattamenti connessi a tale patologia. Alcune buone abitudini possono contribuire a limitare le manifestazioni del disturbo.
Curare l’alimentazione è determinante per trarre benefici. È buona norma, ad esempio, evitare proteine animali a cena e prediligere l’assunzione di carboidrati integrali e vegetali. Altro contributo importante è dato dalle cotture leggere, come quelle al forno o al vapore. Anche anticipare l’orario della cena può aiutare a sentirsi meglio.
Molteplici sono le indagini utili per giungere alla diagnosi della malattia da reflusso notturno, come l’esofago-gastro-duodenoscopia: un esame specifico che visiona il primo tratto del tubo digerente, al fine di valutare l’insorgenza di eventuali complicanze, come l’esofagite ossia l’infiammazione dell’esofago, il primo campanello d’allarme del reflusso notturno.
Dopo la diagnosi, il paziente sarà sottoposto a una specifica terapia, volta al miglioramento della sua condizione. Il trattamento per contrastare la comparsa del reflusso notturno implica l’assunzione di specifiche dispositivi medici che possono essere acquistati in farmacia come ad esempio Noremifa sciroppo antireflusso oppure farmaci Antiacidi (medicinali che agiscono sulla prostaglandina, la molecola predisposta ad abbassare i livelli di acidità dei succhi gastrici dello stomaco) o farmaci antisecretivi a base di omeprazolo, esomeprazolo o pantoprazolo, inibiscono le secrezioni di acidi grassi da parte dello stomaco.
Il disturbo da reflusso notturno può compromettere non solo la qualità del sonno, ma anche quella della vita. Modificare le proprie abitudini ed educarsi a un’alimentazione sana è il primo passo per abbassare la frequenza della patologia. La comparsa del reflusso notturno, infatti, può essere favorita da molteplici fattori.