La cessione del quinto è uno degli strumenti finanziari più comodi per poter accedere a un finanziamento. Lo strumento è attivabile per i dipendenti pubblici, privati e pensionati, e offre una comodità di restituzione della cifra che nei prestiti classici è insolita.
Come si accede alla cessione del quinto per i pensionati Inps
I tassi di interesse per la cessione del quinto Inps variano a seconda dell’età del richiedente e dell’ammontare: per poter accedere allo strumento finanziario basta rivolgersi ad una delle banche convenzionate con l’Inps (su cessionedelquintostipendiopensione.it sono disponibili tutte le informazioni sulle banche convenzionate).
La rata è commisurata all’importo della pensione: la cifra del rimborso infatti potrà essere al massimo di 1/5. Ad esempio, un pensionato di 70 anni con una pensione annua lorda di 17.000 euro, potrà richiedere al massimo 15.000 euro. Il tasso di interesse varia a seconda delle banche, ma ipotizzando che sia con un TAN del 5,95% e un TAEG del 6,55%, 15.000 euro possono essere restituiti con 120 rate mensili di 166 euro.
Quali banche sono convenzionate con l’Inps
Da luglio 2019 l’INPS ha attivato una nuova convenzione per la cessione del quinto con alcune tra le principali banche e istituti di finanziari italiani: l’obiettivo è porre dei limiti ai tassi di interessi globali (TAEG). Tra queste ci sono anche i principali gruppi italiani, come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Deutsche Bank, BNL Finance. Le banche non sono in ogni caso tenute a sottoscrivere la convenzione, e per avere una percezione precisa dei tassi di interesse è sempre consigliato contattare l’istituto d credito.
Quando un pensionato sottoscrive un prestito tramite cessione del quinto una parte del costo del prestito comprende nei tassi di interessi globali (TAEG) l’assicurazione in caso di decesso del contraente: l’assicurazione – che è obbligatoria per legge – ha l’obiettivo di salvaguardare eventuali familiari o coniugi del richiedente. Infatti in caso di decesso non vi sono conseguenze per gli eredi, e il debito residuo non andrà restituito.
A quale età può essere richiesta la cessione del quinto
L’età di coloro che possono accedere alle cessione del quinto parte da 18 anni, di solito con un’anzianità di servizio di almeno 6 mesi (dopo il periodo di prova). L’età massima varia a seconda dalle banche che erogano il servizio: per alcune di esse non deve superare i 62 anni, per altre può giungere fino a 78 anni, basta che alla scadenza del prestito il pensionato non superi 88 anni.
Molte banche italiane offrono la possibilità di effettuare l’estinzione anticipata: in questa maniera si liquida il prestito in corso e si può ri-negoziare per chiedere altra liquidità, a un tasso di interesse più favorevole. È possibile rinegoziare la cessione del quinto soltanto se si ha già rimborsato il 40% del totale dovuto alla banca.
Per quanto concerne la cifra che può essere richiesta, essa varia in base alla banca, ma in generale essa non supera i 75.000 euro. La durata massima del prestito è di 120 rate, quindi 10 anni; quella minima è di 24 rate. Per i lavoratori, viene detratto direttamente dallo stipendio, e per i pensionati dall’assegno mensile. Alcune banche possono effettuare il preventivo e l’attivazione online. Una delle comodità è anche il tasso fisso, poiché le rate sono invariabili e possono giungono fino a un massimo di 120. Se per un prestito classico sono necessarie delle garanzie, per questo strumento basta la busta paga o la pensione.