Gli animali domestici vantano tutta una serie di diritti, che nascono in seno al rapporto con gli esseri umani, e tengono nella dovuta considerazione le corrette norme di convivenza.
Il primo elemento da valutare è il benessere, e le leggi intervengono laddove l’esistenza degli animali è messa a dura prova, e i diritti delle bestiole vengono calpestati.
Si tratta di norme che coinvolgono gli animali in vita così come all’atto della morte. Ad esempio nel caso di decesso la legge considera che sia possibile seppellire un cane o un gatto nel proprio giardino, a patto che la morte non sia sopravvenuta a causa di una malattia infettiva o trasmissibile all’uomo. Le norme in merito alla tumulazione inoltre considerano che la sepoltura in uno spazio privato possa avvenire deponendo le spoglie dentro un contenitore.
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Quali norme conoscere se si possiede un animale domestico?
Chi possiede un animale domestico deve sapere che il Codice Civile consente ai condomini di tenere nel proprio appartamento un cane, un gatto o un altro animale domestico, in forza del fatto che si tratta di un effettivo membro del nucleo famigliare.
Nel caso si aprano le porte di casa a un cane, è necessario che sia regolarmente iscritto all’anagrafe canina. La norma entrata in vigore a gennaio del 2015 prevede l’obbligatorietà di un microchip che identifica l’animale.
Se un cane viene smarrito è necessario fare regolare denuncia ai Carabinieri o alla Polizia, da trasmettersi entro 15 giorni alla Asl di residenza.
La legge fa divieto assoluto di maltrattare un animale come stabilisce l’articolo 544 del Codice Penale. Nel caso si ravvisi questo reato, è un obbligo denunciare la violenza alla Polizia Municipale, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri o alla Forestale. Se non si conosce il nome di colui che maltratta si fa regolare denuncia contro ignoti.
Il padrone ha la responsabilità dell’animale domestico, come stabilisce l’articolo 672 del Codice Penale. Nel caso in cui il cane aggredisca, o morda qualcuno, scatta l’omessa custodia di animale pericoloso.
Gli animali domestici e i luoghi pubblici
La legge consente agli animali domestici di accedere liberamente ai luoghi pubblici e agli spazi all’aperto, a patto che si rispettino determinate norme tipo l’obbligo di tenerli al guinzaglio o d’indossare la museruola, in caso di necessità. In questo caso le regole sono dettate dal DPR 8 febbraio 1954, n.320, ovvero il “Regolamento di Polizia Veterinaria”.
La responsabilità per i danni causati dall’animale
Secondo quanto stabilisce Codice Civile all’art. 2052 “il proprietario di un animale, o chi se ne serve per il tempo in cui l’ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”.