Tra i vari problemi che possono interessare i capelli, c’è anche quello del prurito in testa, che in alcuni casi può essere sintomo di un’alterazione dello stato di salute del cuoio capelluto.
Per saperne di più, è utile affidarsi al parere degli esperti, come l’Istituto Helvetico Sanders, che ha anche realizzato una guida al trapianto dei capelli per approfondire i temi più importanti sulla calvizie.
Le cause possibili del prurito in testa
Il prurito alla testa può essere associato ad altri disturbi che si presentano assieme, ad esempio l’arrossamento del cuoio capelluto, la presenza di croste, pustole, ma anche una sensazione di bruciore, di dolore e persino la caduta dei capelli.
Inoltre, il prurito può essere anche provocato da cosmetici come shampoo e balsamo, che possono contenere prodotti chimici che irritano la cute, perciò è consigliabile preferire quelli preparati con sostanze funzionali di origine naturale.
Spesso è la secchezza della cute a dare prurito, poiché la cosiddetta asteatosi comporta lo screpolamento del cuoio capelluto e quindi il bisogno di grattarsi frequentemente, a causa dell’alterazione dell’equilibrio idrolipidico.
La sensazione di prurito può estendersi al collo e dietro le orecchie e possono comparire delle bolle. Occorre sapere, inoltre, che un’altra causa del prurito in testa sono le allergie alimentari, in quanto un’intolleranza a uno o più alimenti, oppure un’alimentazione squilibrata possono scatenare una reazione infiammatoria sul cuoio capelluto.
Cos’è la tricodinia?
Quando si parla di “dolore al cuoio capelluto” il termine corretto è tricodinia, un disturbo del quale ancora non si conoscono con esattezza le cause, ma che può dipendere da una reazione biochimica, attiva a livello follicolare, che scaturisce da un particolare stato emotivo.
Questo dolore al cuoio capelluto si amplifica quando ci si pettina o quando si toccano i capelli e può essere connesso anche alla presenza di forfora, all’utilizzo frequente del casco, alla trazione eccessiva dei capelli o all’alterazione del sebo.
Solo uno specialista è in grado di individuare l’origine effettiva del problema e suggerire trattamenti mirati per ritrovare il benessere.
Rimedi al prurito ai capelli
Di per sé, il prurito ai capelli non è legato direttamente alla calvizie, tuttavia alcune problematiche dermatologiche possono causare un forte prurito ed essere accompagnate dal diradamento e dalla progressiva caduta, come la seborrea, poiché il sebo in eccesso interferisce con la crescita del capello.
Occorre sapere che i comuni shampoo antiforfora potrebbero peggiorare la situazione e non portare nessun sollievo.
A proposito della calvizie, è stato dimostrato da una recente ricerca che l’iperattività dell’enzima 5-alfa-reduttasi, responsabile dell’alopecia, è sia all’origine della produzione di sebo in eccesso sia causa della caduta dei capelli di tipo ereditario (alopecia androgenetica); ed è proprio per questa doppia correlazione che si può parlare di alopecia seborroica.
Di conseguenza, non si può risolvere la situazione ricorrendo a rimedi fai da te, intervenendo esclusivamente a livello igienico per eliminare il prurito, ma è indispensabile capire se questo fenomeno preannuncia il diradamento e la caduta dei capelli.
A quel punto, è possibile contrastare la calvizie e ripristinare uno stato di salute ottimale della propria chioma seguendo rimedi studiati su misura, proprio perché le cause del prurito in testa possono essere moltissime e la diagnosi deve essere effettuata correttamente.