Che cosa si intende per disturbo da stress post-traumatico? Come si manifesta questa condizione cronica e debilitante e quali sono gli eventi scatenanti?
In questo articolo andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sul disturbo da stress post-traumatico: a partire dalla definizione, alle cause, i sintomi, sino al trattamento di questa particolare condizione.
L’articolo ha il solo scopo informativo: consigliamo di consultare il medico qualora si riscontrassero sintomatologie riconducibili al disturbo.
Disturbo da stress post-traumatico: cosa significa
Il disturbo da stress post-traumatico – secondo la definizione – è un disturbo cronico e debilitante che si manifesta generalmente nei 3 mesi successivi all’esposizione a uno o più eventi traumatici.
Sarà capitato a molti di essere vittima di un infortunio, mentre più frequentemente l’esposizione a un evento particolarmente drammatico si trasforma in disturbo da stress post-traumatico.
Gli eventi responsabili di questo disturbo possono riguardare: guerra, abusi sessuali nella prima infanzia, gravi incidenti automobilistici, tortura, stupro.
Riconoscere questo disturbo e contrastarlo è il primo passo per vincere contro il dolore: vediamo quali sono i sintomi e le cause.
Disturbo da stress post-traumatico: le cause
Il disturbo da stress post-traumatico è una condizione maggiormente frequente negli individui che svolgono professioni fortemente esposte ad eventi traumatici: militari, vigili del fuoco, medici di emergenza.
Questa condizione può manifestarsi a qualsiasi età, solitamente entro i 3 mesi successivi dall’esposizione all’evento traumatico. Come riconoscerla?
La causa che porta al disturbo da stress post-traumatico è l’evento stesso, ma sono invece i fattori biologici e psicosociali a far insorgere nell’individuo i sintomi.
In seguito all’esposizione all’evento traumatico, possono iniziare a manifestarsi dei sintomi più o meno evidenti che devono essere correttamente diagnosticati da un esperto.
Disturbo da stress post-traumatico: i sintomi
Esistono differenti reazioni e sintomi che ciascun individuo affetto da disturbo da stress post-traumatico può manifestare nel decorso della sua condizioni: questi ultimi non sono attribuibili al consumo di sostanze o medicinali.
Solitamente i sintomi più frequenti, che possono perdurare fino a un mese o più, sono:
- ricordi spiacevoli nella mente, ricorrenti e involontari legati all’evento traumatico vissuto;
- sogni spiacevoli e ricorrenti in merito all’evento;
- reazioni dissociative o flashback, che fanno rivivere alla persona quell’evento in un momento successivo;
- sofferenza psicologica o marcate reazioni fisiche dopo l’esposizione a fattori che ricordano l’evento traumatico.
Molto spesso i soggetti affetti da disturbo da stress post-traumatico non sono in grado di ricordare perfettamente l’evento scatenante (amnesia dissociativa), e possono avere delle reazioni improvvise di rabbia o depressione ripensando all’evento stesso.
Disturbo da stress post-traumatico: le conseguenze
Vivere una condizione di disturbo da stress post-traumatico può portare il soggetto a modificare le proprie abitudini, il proprio aspetto fisico e il proprio modo di approcciarsi e interagire con gli altri.
Le conseguenze che questo disturbo può avere sui pazienti possono risultare più o meno gravi: si potrebbero verificare rapporti interpersonali scarsi, minore successo nel lavoro o a scuola, istigazione al suicidio.
Disturbo da stress post-traumatico: trattamento
Una volta chiariti i sintomi, le cause e le conseguenze che il disturbo da stress post-traumatico può provocare sui pazienti che ne sono affetti, arriviamo a definire quale sia la cura e il trattamento utile per poter uscire da questa spiacevole condizione.
Sicuramente si tratta di un percorso da affrontare con esperti del settore, affidandosi a una diagnosi e avendo un quadro completo della situazione.
Generalmente la psicoterapia è il metodo più efficace per superare il disturbo da stress post-traumatico. A quest’ultima va affiancata anche una terapia farmacologica sia immediatamente dopo l’evento traumatico (per prevenire la comparsa del disturbo da stress), sia a distanza di alcuni mesi (per combattere il disturbo emerso).
Gli esperti consigliano l’assunzione di antidepressivi serotoninergici, ma solo previa prescrizione medica e valutando la situazione caso per caso.