Con l’avvento dei mesi estivi, può capitare di ritrovarsi, nei propri ambienti casalinghi o lavorativi, a che fare con fastidiosissimi insetti o, nella peggiore delle ipotesi, diverse specie di ratti. Nei casi più gravi si rende necessario procedere ad una disinfestazione o ad una derattizzazione, attraverso anche delle semplici trappole per topi, al fine di evitare che tali animali possano riprodursi e fare da veicolo per un numero considerevole di malattie.
Derattizzazione
La derattizzazione (o disinfestazione murina) è una procedura per la eliminazione dei roditori, surmolotti, topi e ratti neri. Come detto, l’urgenza è quella di prevenire soprattutto infezioni batteriche e virali, molto pericolose per l’essere umano. Per eseguire la derattizzazione è importante procedere per gradi, contattando, in primo luogo, gli esperti del settore per un preliminare sopralluogo al fine di comprendere l’entità del problema, per poi decidere quale tecnica utilizzare. Solitamente la scelta ricade su delle esche topicide da posizionare nei punti critici, dove si accumulano i ratti, o in generale in zone strategiche delle abitazioni. A tal proposito, la legge stabilisce chiaramente che le esche devono essere collocate in contenitori chiusi e sigillati per evitare che gli animali domestici, ma soprattutto i bambini, entrino in contatto con i pesticidi contenuti all’interno.
Disinfestazione
La disinfestazione serve ad eliminare i piccoli parassiti, soprattutto artropodi (come gli aracnidi, gli insetti ecc.) ed animali infestanti (formiche, cimici, mosche, zanzare). Infatti, questi animali possono veicolare di batteri o virus, annidandosi in ogni angolo dell’abitazione o ufficio. Come avviene anche per la derattizzazione, il primo step è quello di contattare un’azienda esperta nel settore al fine di effettuare un sopralluogo e valutare l’entità del problema. In seguito, gli esperti individueranno l’intervento mirato alla disinfestazione a seconda del tipo di parassiti e insetti da debellare e dall’ambiente. Infatti, la scelta della tecnica da adoperare dipende proprio dal tipo di ambiente in cui è necessario intervenire. Se gli ambienti lo permettono, non necessitando di interventi eccessivamente invasivi, è preferibile utilizzare dei prodotti antiparassitari atossici o dei presidi medico chirurgici denominati biocidi. Questi specifici prodotti si dividono in diverse categorie, che si distinguono in base alla modalità e/o alla durata dell’azione antiparassitaria.
Biocidi e loro utilizzo
Per eliminare artropodi, muridi e quant’altro, le ditte specializzate spargono negli ambienti i biocidi nei punti in cui si nascondono i parassiti. Questi prodotti, infatti, sono in grado di attrarre ogni piccolo parassita e di eliminarlo efficacemente, sanificando ogni stanza dell’edificio in relativamente poco tempo, tipicamente un paio d’ore. È necessario sottolineare che ogni procedimento di questo tipo deve essere effettuato esclusivamente da professionisti del settore, i quali possiedono specifici requisiti tecnici e organizzativi. Inoltre, questo tipo di attività sono disciplinate per legge, considerati i possibili rischi sanitari per la salute dei cittadini e per l’ambiente; per questo è necessario affidarsi esclusivamente ad esperti in materia che possiedono le competenze e gli strumenti adeguati per eseguire queste attività in totale sicurezza.