Medico

La sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo. Spesso confuso con l’autismo, comporta la compromissione delle interazioni sociali e comportamenti ripetitivi. Tuttavia chi ne è affetto non presenta ritardi clinicamente significativi nel linguaggio e nello sviluppo cognitivo.

Sindrome di Asperger e l’autismo

Originariamente descritta da Hans Asperger nel 1944, la sindrome di Asperger non ha ottenuto l’attenzione dovuta fino al 1994, quando l’American Psychiatric Association ha riconosciuto il disordine di Asperger come un’entità specifica. Di recente, la sindrome di Asperger è stata inclusa nella categoria più ampia del disturbo dello spettro autistico (ASD). Con esso, infatti, condivide alcuni sintomi, rendendone la diagnosi molto difficoltosa.

Inizialmente la presenza di questa condizione era stata riscontrata unicamente in persone di sesso maschile. Adesso, invece, anche persone di sesso femminile ne sono vittima.

Come riconoscere i sintomi più frequenti?

Sia i sintomi di autismo sia quelli della sindrome di Asperger si manifestano sin dall’infanzia. Chi ne è affetto può presentare vari gradi di compromissione delle funzioni sociali e comportamentali, e manifestare inusuali e ripetuti atteggiamenti e limitati interessi. Per esempio si tende ad avere un’attenzione ossessiva su uno specifico argomento.

Inoltre un bambino affetto dalla sindrome di Asperger può mostrare poche emozioni, non riuscire a stabilire un contatto visivo e non gradire qualsiasi cambiamento. Spesso chi soffre della sindrome di Asperger risulta visibilmente impacciato, ha deboli capacità manipolatorie o manierismi ripetitivi, come torcere frequentemente le dita delle mani. I deficit più rilevanti riguardano la coordinazione oculomotoria.

Un altro sintomo comune di questa patologia è l’incapacità di sviluppare relazioni con i propri coetanei, adeguate al livello di sviluppo. Si ha una mancanza di reciprocità sociale ed emotiva, che influisce, soprattutto, sulla socialità e sulla vita lavorativa.

Infine i pazienti affetti dalla sindrome di Asperger e, in generale, da ASD possono manifestare continua ansia, aggressività, depressione e disturbi del sonno e dell’umore.

Sindrome di Asperger: terapie e trattamenti

La sindrome di Asperger è difficile da diagnosticare e chi ne soffre deve essere costantemente seguito da medici specialisti. È, infatti, importante sempre affidarsi a medici qualificati, come:

  • psicologo, che tratta principalmente i problemi comportamentali e le emozioni;
  • neurologo pediatrico, che approfondisce le condizioni del cervello;
  • pediatra dello sviluppo, specializzato nel trattare i problemi di linguaggio;
  • psichiatra, che può prescrivere dei farmaci specifici, nei casi in cui sia assolutamente necessario.

Indipendentemente dal medico specialista a cui si sceglie di rivolgersi, egli osserverà il paziente, soprattutto se è un bambino, in diverse situazioni, per osservare come comunica e quali sono i suoi comportamenti. Inoltre ai genitori saranno rivolte domande specifiche: quali sono i sintomi e quando li ha notati per la prima volta? Quando il bambino ha imparato a parlare? Ha amici? Come interagisce con gli altri?

Esistono vari trattamenti e terapie a cui può affidarsi chi è affetto da sindrome di Asperger. Per esempio, attraverso sessioni individuali e di gruppo, i terapeuti possono insegnare come interagire con gli altri e come esprimersi in maniera appropriata.

Inoltre la “terapia della lingua parlata” aiuta a migliorare le capacità di comunicazione. Durante essa si imparerà a:

  • usare un normale schema di salita e discesa quando si parla piuttosto che un tono piatto;
  • avere una conversazione a due vie;
  • comprendere i vari spunti sociali, come i gesti delle mani e il contatto visivo.

Invece sottoporsi a una terapia cognitivo-comportamentale (CBT) fa sì che il paziente possa controllare meglio le emozioni e i comportamenti ripetitivi.

Tutti questi trattamenti terapeutici possono essere utili per molti pazienti, ma a volte persistono varie difficoltà nelle abilità comunicative e nell’adattamento sociale. Solo il 15-25% delle persone a cui è diagnosticata la sindrome di Asperger raggiunge risultati positivi sia in ambito lavorativo sia in ambito sociale.