L’Italia è una delle nazioni in cui la cultura del gioco è maggiormente sviluppata, ma in pochi saprebbero dire esattamente perché. Eppure è stato proprio nel Belpaese che è sorto il primo vero casinò della storia, che ha finito inevitabilmente con l’influenzare il business spopolato poi in America. Nonostante lo Stivale non sia tra le principali mete turistiche degli amanti del tavolo verde, la mole di gioco del nostro Paese rimane elevatissima. Probabilmente la città italiana più rinomata sotto questo punto di vista è Sanremo, celebre per il Festival della canzone che si tiene nel mese di febbraio presso il teatro Ariston. Il Casinò Municipale, dapprima conosciuto come “Kursaal”, esiste da più di un secolo e registra ogni anno migliaia e migliaia di avventori.
Il Casinò di Sanremo è un edificio storico per la Liguria e per tutta l’Italia, tutelato come un vero e proprio bene culturale, anche da chi non nutre particolare interesse verso il gioco. D’altro canto, un tempo le sale da gioco servivano da punto di ritrovo per nobili e intellettuali. E dire che ancora oggi a Sanremo si svolgono tornei di poker da record. In merito a questa sala c’è tra l’altro un retroscena curioso che ancora oggi non è stato del tutto spiegato: la nomea di primo casinò della storia viene contesa infatti con il Ca’ Vendramin di Venezia, che però è stato costruito secoli prima. I locali veneti sono stati infatti costretti alla chiusura a lungo. A Venezia, comunque, è presente anche il Ca’ Noghera, forse il primo a presentare ai giocatori italiani le slot machine.
Di tutt’altro stampo è il background storico del Casinò di Campione d’Italia, impiegato come rifugio nel corso della prima guerra mondiale. Tra spostamenti di sede e un continuo rischio fallimento, questo casinò ha conosciuto un’evoluzione piuttosto travagliata. Come se non bastasse, molti dei giochi che già venivano praticati negli Stati Uniti sono giunti a Campione più tardi, senza riuscire quindi a catturare la curiosità dei giocatori italiani. Il casinò è fallito ufficialmente nel 2018: una fine ingloriosa per quella che veniva considerata in passato la casa da gioco più grande di tutto il continente. Solo da qualche mese a questa parte i locali hanno riaperto i battenti, dopo ben 3 anni di inattività.
Anche il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, situato in Valle d’Aosta, merita menzione. Dopo aver preso il posto del Grand Hotel Billia, si è distinto per essere stato tra i primi a sperimentare le attrazioni elettroniche. Come molti altri casinò, anche qui si sono svolte molte manifestazioni culturali. Nel tempo, però, le tradizioni legate alle sale da gioco si sono smarrite inesorabilmente.
Con l’avvento del terzo millennio le piattaforme digitali hanno soffiato una bella fetta di clientela ai casinò terrestri. Per quanto un casinò online con croupier dal vivo non sia comunque paragonabile ad una vera sala, in tanti hanno iniziato a preferire l’immediatezza del gioco a portata di click. I maggiori appassionati di poker e roulette scelgono Las Vegas per le loro partite a tu per tu con i dealer.