Investire significa destinare una parte del proprio capitale all’acquisto di titoli o strumenti finanziari, oppure di beni durevoli, mobili o immobili, allo scopo di ottenere un guadagno.
Il denaro investito risulta bloccato, ossia non può essere impiegato per acquistare altri tipi di beni o servizi, anche di prima necessità, fino al termine dell’investimento. In più, indipendentemente dal tipo di investimento scelto, è sottoposto a un certo livello di rischio; questo significa che l’investitore non solo non ha alcuna garanzia di guadagno, ma rischia persino di perdere in parte o del tutto la somma impiegata.
Prima di iniziare a investire, è necessario dedicare un bel po’ di tempo allo studio delle metodologie di analisi dei mercati e dei dati, nonché dei principali strumenti di investimento, leggendo ad esempio la guida di Moneyfarm sugli investimenti azionari e altri testi, sia online sia cartacei; in alternativa, se non si hanno tempo e voglia di studiare la materia, è possibile rivolgersi a degli esperti del settore, come investitori professionisti o consulenti finanziari. Queste figure potranno aiutare il novello investitore a stabilire un piano di investimento che prenda in considerazione il suo profilo finanziario e la sua propensione al rischio.
Tipologie di investimento: i beni reali
Anche chi sceglie di rivolgersi a un consulente, dovrebbe avere ben chiaro in mente quali tipi di investimento esistono, a partire dalla prima e più semplice suddivisione, la quale contrappone i beni reali dagli strumenti finanziari.
Quando si parla di beni o attività reali si fa riferimento ai beni durevoli, di tipo mobile o immobile. Tra i beni mobili rientrano sia quelli indifferenziati, come l’oro o altri metalli, i quali possiedono quotazioni di mercato che consentono di tenere sotto controllo valori e fluttuazione, sia quelli differenziati. Tra questi ultimi è possibile includere le opere d’arte, le auto d’epoca, i francobolli e, più in generale, i beni di valore e da collezione.
Tra i beni immobili possono essere inclusi appartamenti, case o interi edifici ad uso abitativo, ma anche edifici e locali commerciali, negozi, laboratori, e persino i box per le automobili e i terreni.
Gli strumenti finanziari: azioni e obbligazioni
Molto più ampio è il panorama offerto dagli strumenti finanziari, i quali sono numerosi e offrono agli investitori numerose possibilità di scelta.
I due strumenti finanziari più conosciuti sono le azioni e le obbligazioni. Le azioni sono partecipazioni societarie che consentono all’investitore di acquisire una o più quote dell’azienda emittente, divenendone socio e partecipando agli utili, ma anche alle perdite, della società.
Le obbligazioni sono titoli di credito con data di scadenza prestabilita che rendono l’investitore creditore dell’ente o dell’azienda emittente. Tra le obbligazioni rientrano i Titoli di Stato e i Buoni Fruttiferi Postali.
Altri strumenti finanziari
Oltre alle azioni e alle obbligazioni, esistono numerosi altri strumenti finanziari, sia semplici sia composti.
Tra gli strumenti semplici rientrano le valute estere, negoziate sul mercato Forex, i contratti derivati e le criptovalute, nonché i conti deposito e i libretti di risparmio.
Tra gli strumenti composti o secondari, ossia quelli costituiti da più strumenti semplici, troviamo:
- i Fondi Comuni di Investimento: si tratta di panieri di titoli o di beni reali che vengono acquistati utilizzando il capitale risultante dall’insieme di tutti gli investimenti effettuati dai soggetti che acquistano quote del fondo;
- le assicurazioni: in particolare, a questa categoria appartengono i prodotti di investimento assicurativo, i quali prevedono che il premio assicurativo venga investito al fine di aumentare il capitale;
- i piani di risparmio individuale: si tratta di portafogli di titoli che consentono all’investitore di accedere a particolari agevolazioni fiscali.