Torna l’ora solare a ottobre 2022, nonostante il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora per risparmiare energia sia tutt’altro che risolto.
Anche per quest’anno gli italiani dovranno spostare indietro le lancette dell’orologio, dalle 3 alle 2 (si dormirà un’ora in più, secondo i sostenitori di questa tesi). Il vero cambiamento sarà la perdita di un’ora di luce al pomeriggio: farà buio prima, quindi, ma la mattina verrà chiaro molto presto.
Ecco quando torna l’ora solare 2022 e da quando dobbiamo spostare le lancette dell’orologio. Il cambio dell’ora avrà degli effetti sulla crisi energetica e sul benessere psico-fisico delle persone?
Torna l’ora solare a ottobre 2022: da quando?
Nella notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre dobbiamo spostare indietro le lancette dei nostri orologi: torna l’ora solare 2022.
Esattamente l’opposto di quanto avviene con il ritorno dell’ora legale: si farà buio un’ora prima, si farà chiaro la mattina con netto anticipo, si avvicina la stagione invernale.
L’ora solare che arriva a ottobre 2022 ci accompagnerà per tutto l’inverno: il prossimo cambio è previsto a marzo 2023 (nella notte fra sabato 25 e domenica 26 per la precisione), quando tornerà l’ora legale.
Abolizione dell’ora solare per risparmiare energia
Da diversi anni si discute sulla possibile abolizione dell’ora solare, ma mai come quest’anno il dibattito si è accesso considerando anche la crisi energetica.
Infatti, mantenere l’ora legale per tutto l’anno avrebbe sicuramente dei risvolti positivi sul risparmio energetico delle famiglie. A quantificare il dato è stata un’indagine del Centro studi Conflavoro Pmi, che ipotizza 2,7 miliardi di euro di risparmio derivante all’abolizione dell’ora solare.
In realtà, i Paesi del Nord Europa hanno avanzato al proposta all’UE ben quattro anni fa: Bruxelles, a tale riguardo, aveva dato l’ok all’abolizione dell’obbligo di cambio dell’ora lasciando però la decisione finale ai singoli Stati membri dell’Unione.
Per il momento, quindi, in Italia il cambio dell’ora resta confermato nonostante la crisi energetica e le numerose proposte lanciate per risparmiare.
Ora solare: come superare il cambio dell’ora senza disperare
Indubbiamente il cambio dell’ora comporta anche un impatto a livello psichico e fisico per le persone: ciò si nota, in particolare, nei bambini e negli anziani.
Quest’anno, oltre al fatto di percepire l’avvicinamento dell’inverno, del freddo e di tutto quello che ne deriva, ad aggravare la situazione c’è anche lo stress legato agli aumenti insostenibili del costo dell’energia elettrica e del gas.
Come superare il cambio dell’ora senza disperare? Esistono dei consigli che ci possono aiutare a superare questo momento e viverlo in serenità.
I sintomi del cambio dell’ora
Alcune delle conseguenze che il nostro fisico potrebbe lamentare nel weekend del cambio dell’ora riguardano – per esempio – la sensazione di maggiore spossatezza, affaticamento, disturbi del sonno, irritabilità e malumore fondamentalmente causati dalla stanchezza.
Per superare questa condizione è necessario convincere sé stessi che si tratta di una situazione transitoria, un momento che passerà molto presto e al quale ci abitueremo facilmente.
A livello psichico, invece, potrebbero esserci delle incidenze sull’umore: il nostro corpo, come spiegano gli esperti, ha bisogno della luce. Luce che inizierà a scarseggiare nel periodo invernale, ma ciò non deve portare alla depressione o alla tristezza.
Come vincere sul cambio dell’ora
Cosa fare, quindi, per vincere sul cambio dell’ora?
Sicuramente è bene mantenere le proprie abitudini e i propri orari: se si è soliti mettere a letto i bambini alle 21, è bene proseguire con lo stesso orario. Così come per le abitudini e gli orari dei pasti.
Non avere nostalgia del passato: guardare avanti, sapendo che si tratta di un momento temporaneo a cui si farà l’abitudine. Così facendo, il ritorno della luce e dell’ora legale arriverà molto più velocemente.
Un ultimo consiglio per prepararsi al cambio dell’ora è quello di giocare d’anticipo e iniziare a rimodulare il proprio comportamento già nei due o tre giorni precedenti al cambio; in questo modo l’adattamento diventerà più rapido.