Caratteristiche della pianta di limone
La pianta di limone è un sempreverde appartenente alla specie degli agrumi e può crescere fino a 6 metri di altezza. Le foglie sono piccole, hanno un colore verde scuro e la superficie lucida. Molto probabilmente il limone è originario dell’Asia ma, nonostante questo, oggigiorno è coltivato in tutto il mondo, questo per merito della sua importanza nel settore culinario e dei benefici salutari quando consumato. Il limone è ricco di vitamina C, sostanza di primaria importanza per il rafforzamento del sistema immunitario.
Perché potare la pianta di limone?
La potatura è un’operazione indispensabile per mantenere la pianta in perfetta salute. Al contrario di quanto si possa pensare, si tratta di un intervento che deve essere fatto in maniera regolare e che richiede alcuni accorgimenti, infatti non è sufficiente tagliare qualche ramo “a caso” ma bisogna avere le idee ben chiare su quali asportare e quali no. Approfondiremo questo aspetto nei paragrafi successivi.
In sintesi, la potatura di riforma del limone è fatta per ordinare la chioma, con essa si vanno a rimuovere i rami superflui (rotti, secchi, malati) e si rinforzano quelli più promettenti. Questo intervento ha lo scopo di migliorare la produttività della pianta, garantendo un raccolto prosperoso.
Tipo di potature del limone
Il limone è una pianta sempreverde che non esegue un vero e proprio riposo vegetativo invernale, ma entra in una sorta di stasi. Prima di potare dobbiamo ricordarci che la crescita degli agrumi avviene sui rami cresciuti nell’anno precedente e che crescono in primavera, inizio estate e autunno. Durante la piena estate a causa della siccità e durante l’inverno a causa del freddo, lo sviluppo si arresta momentaneamente. Detto questo, è bene sapere che esistono due tipi di potature del limone:
1. Potatura di allevamento
Si tratta della potatura eseguita quando la pianta è giovane e che segue la messa a dimora. Il suo compito è quello di impostare la forma della pianta che, nel caso del limone, è una forma a globo. Durante questa potatura è bene accertarsi che il fusto principale non superi i 70 cm di altezza, da questo solitamente si diramano 3 o 4 branche principali. La potatura di allevamento è spesso rapida e necessita di pochi tagli, serve soprattutto per rimuovere i rami mal posizionati ed eliminare i polloni.
2. Potatura di produzione
Dopo 2 o 3 anni dalla messa a dimora della pianta, è necessario potarla leggermente sfoltendo i succhioni dorsali che possono fruttificare curvandosi. Bisogna poi eseguire una cimatura dei succhioni di medio vigore ed eliminare tutti i nuovi rametti cresciuti lungo il tronco principale. Ovviamente, è importante anche tagliare e rimuovere tutti i rami rotti e malati.
Quando potare il limone?
La pianta del limone va potata ogni anno tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, tra marzo (al sud) e aprile (a nord). Ovviamente l’esatto periodo varia in base al clima del posto, il consiglio universale è quello di evitare le gelate, infatti in caso di freddo eccessivo è necessario tardare un po’ nelle zone meno miti, dove possono esserci delle gelate tardive. Per questo motivo, è ancora successo che il clima favorevole per la potatura slittasse tra il mese di aprile (a sud) e quello di maggio (a nord), cioè a cavallo della fioritura. Un’alternativa può essere quella di potare a fine estate, cioè a settembre, questo solo in caso di un clima mite, cioè non troppo caldo o troppo freddo.
Come si può notare, le stagioni ideali per la potatura sono quelle con clima mite e stabile, dunque non eccessivamente fredde o calde. È importante evitare di potare il limone durante il freddo invernale (dicembre-gennaio) quando la pianta ha una corteccia dura e i tagli fanno più fatica a guarire. Le piante di limone soffrono il vento e il freddo: a 0°C perdono le foglie e a -6°C non sopravvivono ai danni che il gelo causa nei tessuti legnosi.
Per quanto riguarda la potatura del limone in vaso, questa può essere effettuata con la fine della primavera ma, volendo, si può intervenire anche durante i mesi di maggio e giugno. Nella maggior parte dei casi, le piante in vaso hanno una scopo puramente decorativo, quindi necessitano di meno cure e attenzioni. Generalmente è meglio lasciare la pianta più larga in basso che in alto, così facendo si permetterà alla luce di raggiungere la pianta in maniera omogenea. Durante la potature vera e propria, è necessario effettuare tagli netti con un angolo di 45 gradi, questo consentirà alla pianta di guarire rapidamente.
Come si fa a potare la pianta di limone?
Come già accennato, la potatura ha il compito di migliorare la produttività della pianta. Per far questo bisogna riformare la chioma, rimuovendo i rami superflui e rafforzando quelli più prosperosi.
Per prima cosa è necessario intervenire nella parte centrale della chioma, tagliando i rami più secchi e datati, andando ad agevolare la penetrazione della luce all’interno della pianta. È importante fare una bella pulizia dei rami superflui, in questo modo si favorisce la crescita di getti nuovi e pronti per produrre nuovi frutti. Lo stesso discorso di rimozione vale anche per i succhioni, cioè tutti quei rami vigorosi verticali e improduttivi che sottraggono risorse al resto della pianta.
Bisogna inoltre ricordarsi che i tagli devono essere netti e precisi, in questo modo si evitano sfilacciature che potrebbero causare malattie. Per effettuare la potatura è quindi necessario utilizzare degli strumenti di qualità, tra questi non possono mancare le forbici per potare a batteria (elettriche), i troncarami telescopici e le cesoie. Si deve anche tenere presente che il limone è dotato di spine che potrebbero risultare abbastanza pericolose, per questo motivo è opportuno munirsi anche di visiera, occhiali e guanti rinforzati.
Le forbici elettriche per potare sono dei dispositivi estremamente validi e funzionali, quasi indispensabili se si vuole potare in maniera rapida e poco faticosa. Si può optare per forbici a batteria di qualità e durature come queste, ad esempio, acquistabili su siti specializzati come giardinopreciso.it.
Criteri da seguire per una corretta potatura
Per potare nella maniera corretta senza correre il rischio di danneggiare la pianta e perdere la sua produttività, è necessario seguire una serie di regole. Andiamo a vedere quali sono.
- Tagliare con criterio: non bisogna esagerare con la quantità di rami tagliati, la fioritura e la conseguente produzione dei frutti dipende dalla quantità di foglie presenti.
- Alleggerire i rami: i rami troppo pieni di frutti possono rompersi sotto il loro peso, bisogna quindi fare il possibile per favorire una produzione omogenea.
- Eliminare i rami in eccesso: tagliando i rami morti e vecchi, si permette alla luce di illuminare l’intera chioma aumentando la produzione dei frutti.
- Utilizzare attrezzi di qualità: come già visto nel paragrafo precedente, usare degli attrezzi qualitativamente validi consente di potare in maniera più rapida e sicura per la pianta. Bisogna ricordarsi sempre di disinfettare le lame dopo il loro utilizzo, soprattutto se la pianta potata presenta delle patologie.