La vista è uno dei nostri sensi e, sicuramente, uno dei più importanti per la nostra esistenza. Chi soffre di miopia, presbiopia o astigmatismo, sa cosa vuol dire non riuscire a focalizzare l’immagine davanti a sé durante il lavoro o una semplice lettura senza l’aiuto di una lente di ingrandimento RS o un altro strumento di supporto più generico, come un paio di occhiali. Succede anche che chi soffre di disturbi alla vista ha sempre l’impressione di sentirsi uno dei pochi sfortunati al mondo, ma non è così.
Cifre alla mano infatti, 6 italiani su 10 soffrono di problemi alla vista e, nel mondo, le persone con difficoltà di vista ammontano a 253 milioni in totale. Si tratta di cifre elevate in entrambi i casi, ma non passa inosservata l’alta percentuale per il nostro paese. Le cause vengono spesso identificate, da un lato, nella sottovalutazione dell’importanza della prevenzione. Dall’altro, c’è il problema della scarsità di oculisti disponibili nel nostro sistema sanitario, con la conseguenza che si occorre rivolgersi alla sanità privata, indubbiamente più costosa.
Un altro fattore che ha inciso nel nostro paese è quello della scarsità di tecnologie all’avanguardia nel settore pubblico. In altre parole chi decide di attendere i tempi della sanità statale, ha accesso a sistemi di diagnosi più obsoleti e, in molti casi, meno efficaci. Discorso ancor più delicato è quello di chi svolge professioni che richiedono l’utilizzo di specifiche apparecchiature, come luci da lavoro. In tal caso infatti è fondamentale avvalersi sempre di strumenti di qualità, soprattutto se si tratta di un uso protratto nel tempo.
Dall’uso al PC alla genetica: i problemi più comuni alla vista
Se sono così tante le persone che soffrono di disturbi alla vista, quali sono però le patologie più diffuse, indipendentemente dal fatto che derivino da componenti genetici o di abitudini quotidiane?
Occhi stanchi e vista offuscata
Dopo aver trascorso molto tempo al computer o davanti alla TV, è molto comune avvertire una sensazione di stanchezza agli occhi e la vista può offuscarsi. L’utilizzo del computer non provoca danni permanenti, a condizione ovviamente di utilizzare delle accortezze se l’utilizzo del PC avviene per un tempo prolungato. Se però il lavoro o la sessione di gaming che svolgiamo a computer richiede uno sforzo superiore alla semplice lettura o scrittura, alla lunga questo può causare un fastidio agli occhi che si esplica con una visione offuscata e un affaticamento degli occhi. Lo stesso vale se l’ambiente in cui siamo ha un’aria secca, dovuta alla climatizzazione.
Miopia
Una patologia molto diffusa e più grave rispetto alla prima è la miopia, termine che deriva dal greco e cha fa riferimento all’incapacità di vedere oltre una certa distanza. Se l’occhio è sano, cristallino e cornea mettono a fuoco la luce sulla retina. Se l’occhio è miope, la luce è focalizzata davanti alla retina, rendendo l’immagine sfocata.
La diffusione della miopia è calcolata su circa il 15% della popolazione. Se genetica (come avviene molto spesso), può verificarsi in qualsiasi momento della vita ma più spesso emerge durante l’adolescenza. In base alle ricerche effettuate, è tra i 20 e i 30 anni di età che la miopia tende ad arrestarsi (nel senso di non aggravarsi), per poi riprendere il suo eventuale percorso dopo i 30 anni.
Presbiopia
Un’altra patologia molto diffusa soprattutto per un fattore di età e non tanto genetico, è quello della presbiopia, una condizione comune che rende difficile visualizzare a una normale distanza di lettura. Tipico sintomo è la necessità di tenere un libro più lontano per visualizzare i caratteri più chiaramente . Anche il semplice mettere a fuoco un’immagine da vicino può essere più faticoso e richiedere il supporto di lenti o occhiali. Si tratta, in ogni caso, di un problema che si verifica normalmente con l’età, a partire dai 40-45 anni e aumentando fino ai 45 e i 65 anni. Dopo i 65, di regola non si notano peggioramenti.