La misurazione della pressione è una pratica piuttosto comune. Si tratta di uno degli esami più efficaci per monitorare la condizione del cuore, definito dall’Istituto Superiore di Sanità come “una pompa che, con le sue contrazioni, invia il sangue a tutti gli organi e tessuti del corpo”.
Quando si misura la pressione si ottiene un parametro che interessa quella arteriosa, ovvero “la pressione che il cuore esercita per far circolare il sangue nel corpo”, sempre secondo l’ISS.
L’unità di misura adottata è la seguente: mmHg (millimetri di mercurio). Il valore tende a variare nel corso della giornata, questo in tutte le persone. È più basso durante le ore dedicate al riposo e in special modo in quelle notturne, mentre è influenzato da fattori quali sforzo, emozioni, dolore, caldo, freddo e molti altri ancora.
Scoprire come misurare la pressione nel modo giusto è qualcosa che risulta fondamentale un po’ per tutti, anche per le persone che godono di un buon stato di salute e non hanno una familiarità genetica con problematiche cardiovascolari.
Si tratta di una procedura che andrebbe ripetuta con regolarità, per conoscere meglio il proprio cuore e che non necessita dell’aiuto di un medico o di un infermiere: può anche essere fatta in autonomia; l’importante è porre le condizioni per stare rilassati e a proprio agio.
In questo articolo scopriamo qualcosa di più sulla misurazione della pressione, sulla sua importanza e come prevenire sbalzi adottando un corretto stile di vita.
I valori della pressione arteriosa
Come abbiamo accennato poc’anzi, l’unità di misura per quanto concerne la pressione è quella dei millimetri di mercurio. Il valore viene ottenuto attraverso l’analisi di due parametri.
- Pressione sistolica delle arterie: interessa il movimento di contrazione del cuore, quello con cui pompa il sangue per farlo confluire nelle arterie. Questa pressione è nota come massima.
- Pressione diastolica delle arterie: registra ciò che accade tra due contrazioni, quando il cuore si rilassa per poi riempirsi di sangue. Questa pressione è nota come minima.
Qual è il valore considerato “normale” per la pressione? Il parametro medico ufficiale considera un livello massimo di 120 mmHg per la pressione sistolica e minimo di 80 mmHg per la pressione diastolica.
I fattori che incidono sulla pressione
I valori ottimali della pressione dipendono in larga parte dalle abitudini adottate dalla persona, dallo stile di vita insomma. Questo senza nulla togliere all’influenza della genetica, che può essere più o meno favorevole.
Se il patrimonio cromosomico dell’essere umano non si può cambiare, l’individuo può comunque fare molto per influenzare la propria condizione di salute. Ecco quali sono i fattori a cui prestare maggiore attenzione per la pressione:
- per quanto riguarda l’alimentazione, occorre prima di tutto evitare un eccessivo consumo di sale. A tal proposito è bene sapere che la quantità che si trova negli alimenti risulta di per sé sufficiente a garantire il fabbisogno giornaliero;
- è importante consumare la maggiore quantità possibile di frutta e verdura. La ragione risiede nel fatto che si tratta di ingredienti ricchi di potassio, una sostanza che contribuisce al mantenimento della pressione bassa;
- contenere il consumo di caffè, che presenta effetti negativi quando in quantità non moderate sulla salute;
- praticare regolare attività fisica a bassa intensità, è sufficiente una mezz’ora di camminata a passo svelto, che consente di mantenere la pressione a un livello favorevole;
- astenersi dal fumare e controllare il peso, una condizione di sovrappeso e ancora di più di obesità comporta un maggiore sforzo per il cuore, dal momento che la superficie che deve raggiungere il sangue risulta più ampia;
- gestire e contenere situazioni di rabbia, eccitazione, stress e simili; all’aumentare delle emozioni corrisponde quello della pressione arteriosa.
Misurare la pressione per sapere se si soffre di ipertensione
Lo stile di vita è il fattore che più di ogni altro influenza la pressione, i cui parametri la dicono lunga sulla salute del cuore e dell’organismo nel suo complesso.
Una condizione a cui prestare particolare attenzione è l’ipertensione: una problematica legata a valori che risultano sballati nonché orientati verso l’alto e che non presenta sintomi.
L’unico modo per venire a conoscenza di tale condizione è misurare la pressione, una pratica che nei soggetti che non presentano fattori di rischio andrebbe fatta minimo una volta l’anno.
L’ipertensione non va mai sottovalutata: tende ad affaticare il cuore, ad aumentarne la grandezza, a influire sulla sua efficienza, a favorire l’insorgenza di infarto, ictus, aterosclerosi, insufficienza renale, persino a provocare danni alla vista.
L’abitudine di misurare la pressione permette di tenerla sotto controllo e di monitorare lo stato di un organo vitale come il cuore.