Cerchi da sempre di far diventare le tue sopracciglia perfette? Hai dei problemi ad accettarne la forma o pensi che siano troppo folte? Allora dovresti valutare la possibilità di intervenire su quella zona seguendo la nuova tecnica del microblanding. Si tratta di un tatuaggio cosmetico semipermanente che sta diventando una vera e propria moda del mondo femminile e non solo. Attraverso uno strumento manuale con una lama, si procede a incidere la pelle rilasciando pigmento colorato sotto pelle proprio come accade quando si effettua un normale tatuaggio.
La figura che si occupa di questo trattamento si chiama dermopigmentista e non è per forza anche tatuatore. E il procedimento si effettua per cercare di avere delle sopracciglia perfette, che vadano ad accontentare ogni tipo di richiesta fatta dal cliente. Ma vediamo quali sono le fasi per arrivare alla realizzazione di quello che è a tutti gli effetti un progetto.
Visita pre-seduta
Si effettua una visita prima dell’operazione di microblanding. Ogni persona infatti ha bisogno di un intervento differente in base al colore della pelle, alla sua conformazione, alla distanza tra gli occhi e alla posizione del naso. Prima di intervenire dunque lo specialista ci riceverà per effettuare degli studi sul nostro corpo e cercare di capire come comportarsi in sede di operazione effettiva. Ci sono alcuni parametri da tenere in considerazione con le sopracciglia, che di fatto vengono divise in quattro parti.
- Testa: la parte più vicina al naso che si propone in direzione verticale.
- Corpo: parte centrale del sopracciglio con una piegatura verso l’esterno.
- Arco: il punto più alto che si trova a inalzarsi prima della discesa della parte finale.
- Coda: la parte finale che spesso va in diagonale.
Tra gli altri particolari che vengono specificati in questa fase c’è anche la “mappatura delle sopracciglia”, che ci porta a uno studio per effettuare poi un intervento preciso e realistico.
Cose da evitare prima dell’intervento
Prima dell’intervento di microblanding ci sono alcune cose che vanno assolutamente evitate nei giorni precedenti:
- cerette;
- epilazioni;
- colorazione;
- abbronzatura;
- peeling chimici;
- trattamenti estetici;
- bere alcolici.
L’intervento
L’intervento vero e proprio è il momento in cui si passa alla fase concreta di questo tipo di realizzazione. In una fase iniziale la zona dove si andrà a operare verrà sterilizzata e preparata al trattamento. Si passerà poi all’incisione vera e propria che non crea dolore, ma solo un leggero fastidio. Una volta effettuato tutto il processo si passerà all’applicazione del pigmento per lasciarlo in posa sulla parte dove si è effettuato l’intervento. Ricordiamo che si tratta di operazioni molto delicate e che vengono effettuate con estrema cura per una durata tra le due e le due ore e mezza.
Cosa fare dopo?
Come quando si effettua un tatuaggio ci sono alcuni procedimenti da seguire alla lettera da parte del paziente. Il dermopigmentista ci svelerà con precisione tutto quello che si deve fare con la parte che andrà subito disinfettata con la fisiologica e poi non toccata né bagnata per diverso tempo. La presenza di gonfiore e crosticine è del tutto normale e varia in base al tipo di pelle.