Nel panorama immobiliare italiano, la giungla dei contratti di affitto può disorientare anche il più esperto navigante. Tra canoni liberi e canoni concordati, agevolazioni fiscali e vincoli contrattuali, trovare la soluzione giusta per inquilini e proprietari si rivela spesso un’impresa ardua.
Canone concordato: vantaggi e svantaggi
Il contratto a canone concordato si presenta come un’oasi di stabilità nel mare tempestoso del mercato immobiliare. Canoni stabiliti in base a tabelle definite a livello locale, durata triennale con rinnovo automatico alla prima scadenza e un regime fiscale agevolato per il locatore con la cedolare secca al 10%. Un vero toccasana per chi cerca una locazione duratura e senza sorprese.
Ma attenzione, anche il canone concordato ha il suo rovescio della medaglia. L’inquilino si vincola a un contratto di più lunga durata e rinuncia a un’ampia scelta di immobili, spesso concentrati nelle fasce di prezzo più basse. Il proprietario, invece, vede limitata la propria libertà di recesso e la possibilità di adeguare il canone all’andamento del mercato.
Canone libero: flessibilità per un prezzo
Al contrario, il canone libero rappresenta l’emblema della flessibilità. Durata variabile, canone stabilito liberamente dalle parti e maggiore libertà di scelta per l’inquilino: il tutto a un prezzo, spesso più alto rispetto al canone concordato. Il proprietario, in questo caso, detiene un maggior controllo sull’immobile e può godere di un canone più alto, adeguabile all’andamento del mercato.
Tuttavia, il canone libero non è privo di insidie. L’inquilino si espone a un canone potenzialmente più oneroso e a minori tutele in caso di morosità del locatore. Il rischio di ritrovarsi con un contratto non rinnovato alla scadenza è inoltre dietro l’angolo.
Quale contratto scegliere?
Un consiglio? Secondo una guida fornita da NuovaCasa che si occupa di affitto immobili a Padova, la scelta tra canone concordato e canone libero si rivela una decisione delicata, da ponderare attentamente in base alle proprie esigenze: per l’inquilino in cerca di stabilità e di un canone agevolato, il canone concordato rappresenta un’opzione solida. Tuttavia, è bene essere consapevoli della limitata flessibilità e della ridotta scelta di immobili. Al contrario, chi desidera maggiore libertà e non teme un canone più alto, potrebbe propendere per il canone libero. In questo caso, però, è fondamentale valutare con attenzione le condizioni contrattuali e tutelarsi da eventuali rischi.
Indipendentemente dal tipo di contratto scelto, affidarsi a un’agenzia immobiliare seria e competente può fare la differenza. Un professionista esperto saprà guidare inquilini e proprietari nella scelta del contratto più adatto alle loro esigenze, garantendo un processo locativo sereno e trasparente.