
Quando si ha a che fare con soggetti anziani o disabili, poter utilizzare nell’interezza la propria abitazione diventa un problema, specialmente se è distribuita su più piani. Le cose si complicano ancor di più quando si vive in un vecchio condominio dove non è presente un elevatore. C’è una soluzione però: l’installazione di un ascensore esterno, molto meno invasivo da strutturare rispetto ad un modello interno.
Chiaramente per essere certi di muoversi nella giusta direzione con tutti i permessi necessari è importante rivolgersi a professionisti specializzati nella realizzazione di ascensori esterni su misura che non prevedono molti permessi per la collocazione e possono essere posizionati persino superando alcuni limiti di distanza in caso di abbattimento di barriere architettoniche.
È interessante sapere che esistono addirittura degli incentivi economici; il bonus barriere architettoniche è stato confermato anche per il 2025 con apposite modalità e permette di ottenere una detrazione fino al 75% di ciò che viene speso. Approfondiamo meglio l’argomento.
Ascensore esterno privato: servono permessi per l’installazione?
Il Tar della Lombardia ha dichiarato in una recente sentenza che per l’installazione di un ascensore esterno non è necessario richiedere un permesso di costruzione.
Per poter procedere sarà dunque sufficiente la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, più comunemente conosciuta come SCIA. Il motivo è stato tecnicamente spiegato nel senso stesso del progetto che non può essere considerato una costruzione vera e propria quanto più un volume tecnico necessario per un’innovazione.
Ascensore esterno in un condominio: quando si può fare e chi paga?
Il superamento delle barriere architettoniche è un obiettivo comune ma negli ambienti residenziali non è sempre così semplice procedere e ci sono molti dubbi quando si tratta di condominio.
Secondo l’articolo 1121 del Codice Civile, la costruzione di un ascensore esterno in condominio prevede l’approvazione in fase di assemblea con la richiesta di una maggioranza qualificata. La percentuale di voti può ridursi però qualora il richiedente agisse con l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche.
Come stabilito, i costi dell’installazione e della manutenzione dello stesso andranno ripartiti tra i condomini seguendo il criterio dei millesimi di proprietà; questo aspetto però potrebbe essere mutato secondo accordi stabiliti durante il confronto tra condomini.
Limiti di distanza per installazione di ascensori esterni
Se c’è una buona notizia che riguarda l’installazione di ascensori esterni è che nel caso delle barriere architettoniche questa tipologia di costruzione non prevede in modo specifico limiti di distanza, così come stabilito dall’articolo 9 D.M 1444/1968.
Nel nostro ordinamento, infatti, si possono ottenere delle proroghe in caso l’edificio impedisca accessibilità a persone con difficoltà motorie. Tutto ciò è regolamentato all’interno della legge 13 del 1989 e del testo unico dell’edilizia DPR 380/2001.
La normativa prevede che le opere necessarie per rimuovere le barriere architettoniche, come l’installazione di un ascensore esterno, possano essere realizzate in deroga alle distanze stabilite dai regolamenti edilizi comunali.
Bisogna però sottolineare che devono comunque essere rispettate distanze minime previste dal codice civile e più precisamente il vincolo dei 3 metri da altri edifici come segnalato nell’articolo 873 del Codice Civile.
Cosa significa in modo più pratico?
– Se il dispositivo rispetta la distanza di almeno 3 metri dall’edificio vicino, può essere installato senza problemi né il bisogno del consenso dei vicini.
– Se invece si troverà a meno di 3 metri dall’edificio confinante, il consenso dei vicini non cambia la situazione, perché la norma del Codice Civile è obbligatoria e ha un valore superiore alle eventuali autorizzazioni personali.
Ascensore esterno: agevolazioni per l’installazione”
Di anno in anno vengono previsti alcuni supporti per poter procedere con migliorie degli edifici per poterne potenziare l’accessibilità, in questo settore è il bonus ascensori ad attirare l’attenzione.
Quello del 2024 approvato era conosciuto come misura fiscale con cui ottenere una detrazione IRPEF del 75% delle spese sostenute. L’agevolazione è stata confermata con la medesima aliquota per il 2025 attraverso il bonus barriere architettoniche.
Ora conoscete tutto ciò che è utile sapere sulla progettazione di un ascensore esterno privato, una soluzione esterna utilissima per abbattere le barriere architettoniche e andare incontro a disabilità e difficoltà motorie che impediscono la completa fruizione della propria abitazione.
Che si tratti di limiti di distanza, bonus o documenti tecnici e informazioni riguardo la ripartizione di spese in condominio, il consiglio principale è quello di affidarsi ad aziende altamente specializzate nel servizio così da avere una tutela maggiore in fase di progettazione e collocazione.