In Posta sono finiti i soldi per pagare le pensioni e gli anziani vengono mandati a casa a bocca asciutta. Invitati a ritornare presso gli uffici nei giorni successivi, questi pensionati sono rimasti per giorni senza alcun soldo. Cosa sta accadendo?
Pensioni news: in Posta sono finiti i soldi
Una storia alquanto drammatica quella che è stata segnalata dalla Puglia, in particolare dalla provincia di Lecce. Alcuni anziani, recandosi in Posta per prelevare la pensione, sono stati mandati a casa perché i soldi sono finiti. La situazione è la stessa dal alcuni mesi, al punto che i sindacati SpiCgil, FnpCisl e St UilpUil hanno chiesto la convocazione di Poste Italiane per risolvere questo disagio estremamente rilevante.
Non è accettabile, infatti, che soprattutto agli anziani (maggiormente esposti al rischio di contagio in questo periodo), venga chiesto di recarsi nuovamente agli uffici postali per ricevere la pensione.
La denuncia della situazione è partita da alcuni segretari delle organizzazioni sindacali di categoria. Attraverso la scrittura di alcune lettere al direttore provinciale di Poste Italiane, questi ultimi hanno fatto notare come sia inconcepibile una situazione del genere. Il disagio che si protrae da diversi mesi deve essere fermato al più presto.
Cosa sta accadendo?
La spiegazione dei fatti accaduti in Puglia è semplice: il pagamento anticipato delle pensioni – causa Covid – che si protrae da diversi mesi, prevede l’organizzazione di un calendario stilato sulla base delle iniziali del cognome dei pensionati. Ciascuna lettera è associata a una giornata durante la quale è possibile recarsi in Posta per ritirare l’importo che spetta ai beneficiari.
In molti Comuni di Italia, comunque, questa organizzazione non ha dato alcun problema, mentre in Puglia, sin dal mese di agosto qualcuno non ha fatto bene i calcoli. Alcuni pensionati, infatti, avevano ricevuto metà della pensione che gli spettava, mentre altri erano rimasti a bocca asciutta ed erano stati costretti a tornare successivamente.
Il segretario Cosi della SpiCgil, dunque, ha spiegato che la consegna del contante è stata ridotta – sempre causa Covid – a tre giorni a settimana e la liquidità di esaurisce prima del tempo. Ma come mai soltanto in alcuni uffici i soldi si esauriscono? Questa è la domanda alla quale i sindacati intendono dare risposta per chiarire la vicenda pugliese.