Dopo i primi problemi e i ritardi registrati con l’app IO, i cittadini hanno cominciato ad utilizzare la carta registrata per l’uso del cashback di Stato e fare gli acquisti aspettando i rimborsi. Occorre tenere presente che si possono fare errori, anche involontari, e rischiare di fare acquisti che non prevedono l’ambito rimborso.
Per ottenere il bonus è necessario fare un numero minimo di operazioni, a dicembre sono 10, ma il numero è destinato a cambiare nei prossimi mesi, infatti l’operazione sarà semestrale con 50 transizioni ed è previsto un rimborso di 150 euro ogni sei mesi. Ma vediamo gli errori più comuni da non fare nell’uso del cashback di Stato.
Gli errori
Ad esempio l’uso di una carta non associata all’app. Esistono infatti delle carte di credito che utilizzano anche il pagamento con Bancomat, tuttavia IO considera solo la carta registrata annullando il rimborso per quell’acquisto. Stesse raccomandazioni se in famiglia esistono più carte, ma ne è stata associata una sola all’applicazione.
Una volta registrate le carte, occorre attivare e confermare i conteggi; questi sono attivabili nella sezione Servizi e da lì dare il via all’attivazione del cashback che qualche utente dimentica di attivare.
Una delle incomprensioni più diffuse riguarda il limite del bonus. Questo infatti è di 150 euro, ciò significa che una volta raggiunto il limite massimo, il conteggio del cashback si arresterà ed eventuali acquisti extra non rientreranno nel conteggio. Possono passare anche 72 ore dal pagamento alla comparsa della visualizzazione del bonus sull’app IO.
Ha creato qualche confusione anche l’aspetto che riguarda il comportamento dei negozianti. Il programma è in funzione a partire dalla registrazione delle carte, gli esercenti, infatti, non devono aderire a nulla e non devono agire diversamente dal solito.