Pensioni

Sono tante e diverse le possibilità di accesso alla pensione nel 2021: fino al 31 dicembre, inoltre, sono state confermate le finestre di uscita di Quota 100, Ape Sociale e Opzione Donna. Inoltre, la Legge di Bilancio per il 2021 ha prorogato per altri 3 anni la richiesta per la pensione anticipata.

Che cos’è e quali sono i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia 2021-2023? Quali lavoratori la possono richiedere?

Pensione anticipata: cos’è e come funziona

La pensione anticipata è una modalità di pensionamento che permette ai lavoratori che hanno raggiunto i 63 anni di età di accedere a un anticipo pensionistico fino al raggiungimento del 67 anni, età a partire dalla quale è possibile chiedere la pensione di vecchiaia. 

In sostanza si tratta di un periodo di transizione riservato a particolari categorie di lavoratori che a breve raggiungeranno l’età minima pensionabile.

Gli importi per questo tipo di pensione, però, sono decurtati proprio per il fatto che si tratti di un anticipo della pensione. Dunque, il valore dell’assegno equivale alla rata mensile della pensione calcolata nel momento di accesso alla prestazione. L’importo, comunque, non deve superare i 1.500 euro.

Pensione anticipata: i requisiti

Per accedere al pensionamento anticipato – previsto dall’articolo 4 della legge n. 92 del 28 giugno 2012 – è necessario possedere alcuni requisiti. A questo tipo di pensionamento possono accedere sia i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato sia i dirigenti in esubero.

I requisiti da soddisfare per il periodo 2021-2023 sono i seguenti:

  • possedere almeno 30 anni di anzianità contributiva oltre ad effettuare l’assistenza del coniuge, del partner o di un parente stretto portatore di handicap, dal momento della richiesta e per almeno 6 mesi;
  • possedere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni, oltre alla presentazione di una ridotta capacità lavorativa pari ad almeno il 74%;
  • essere un lavoratore dipendente e aver svolto per almeno 7 anni (negli ultimi 10 anni) o per almeno 6 anni (negli ultimi 7 anni) un’attività difficoltosa e rischiosa;
  • possedere un’anzianità contributiva pari ad almeno 36 anni.

La Legge Fornero prevedeva un anticipo pensionistico valido per un periodo massimo di quattro anni, ma per effetto della Legge di Bilancio 2018 è stato introdotto un termine massimo di 7 anni e la misura è stata confermata anche dalla Legge di Bilancio 2021.