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Il 16 novembre 2020 è stato fissato il tasso di rivalutazione definitivo sull’assegno delle pensioni per il 2021: l’aumento scatterà dal 1° gennaio del prossimo anno.

Secondo le previsioni non era prevista alcuna variazione, mentre il Ministero dell’Economia ha inserito nel documento un tasso maggiore del precedente, rendendo obbligatoria l’effettuazione di un conguaglio. Come si calcola il nuovo importo dell’assegno delle pensioni per il 2021?

Pensioni ultimissime, aumento dell’assegno nel 2021?

Il Ministero dell’Economia ha fissato allo 0,0% il tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2021, ma l’importo dell’assegno potrebbe cambiare grazie a un conguaglio legato al tasso di rivalutazione definitivo, che è risultato maggiore di quello precedentemente stimato.

Dunque, dal 1° gennaio 2021 cambieranno gli importi delle pensioni, compresi quelli dell’assegno sociale e della pensione minima.

Perché il tasso di rivalutazione è cambiato?

Ogni anno l’ISTAT definisce un indice di variazione dei prezzi sulla base del quale vengono effettuate delle perequazioni e vengono stimati dei tassi di rivalutazione delle pensioni per non far perdere ai beneficiari il potere di acquisto dell’assegno.

Solitamente le stime vengono effettuate a ridosso della fine dell’anno, mentre il tasso definitivo viene comunicato ufficialmente nel mese di novembre.

Ebbene, il Ministero del Lavoro – con il decreto firmato il 16 novembre 2020 – ha confermato un tasso di rivalutazione superiore rispetto a quello stimato: si parla di +0,50%, e non +0,40%.

Si è reso quindi necessario un nuovo conguaglio dell’importo delle assegni pari allo 0,10% e di conseguenza anche gli importi degli assegni avranno un valore leggermente superiore alle stime.

Pensioni, come si calcola l’importo dell’assegno 2021?

La prima cosa da ricordare nel momento in cui si vuole calcolare l’importo del proprio assegno pensionistico, è il fatto che il tasso di rivalutazione non si applica indistintamente a tutte le pensioni. Infatti, maggiore è l’importo dell’assegno, minore sarà il tasso da applicare.

La Legge di Bilancio del 2019 prima, e la Legge di Bilancio del 2020 dopo, hanno modificato i tassi di rivalutazione stabilendo che soltanto gli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo possono beneficiare di una rivalutazione pari al 100%. Tutti gli altri assegni, invece, dovranno seguire una tabella con tassi di rivalutazione parziali.

Guida al calcolo e tabella di riferimento

Mentre per le pensioni inferiori di quattro volte il minimo la rivalutazione è pari al 100%, per tutti gli altri assegni occorre seguire la seguente tabella:

  • pensioni i cui assegni sono tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo – 77% della rivalutazione;
  • pensioni i cui assegni sono tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo – 52% della rivalutazione;
  • pensioni i cui assegni sono tra le 6 e le 8 volte il trattamento minimo – 47% della rivalutazione;
  • pensioni i cui assegni sono tra le 8 e le 9 volte il trattamento minimo – 45% della rivalutazione;
  • pensioni i cui assegni sono oltre 9 volte il trattamento minimo – 40% della rivalutazione.

Per calcolare il nuovo importo dell’assegno sulle pensioni 2021 occorre quindi riprendere l’ultimo importo accreditato – ricevuto a dicembre 2020 – e moltiplicarlo per il tasso di rivalutazione corrispondente.

Assegno sociale e pensione minima: novità

L’aumento sugli importi delle pensioni è minimo: spesso, infatti, si tratta di pochi euro di differenza, visto un tasso di rivalutazione di partenza pari allo 0,50%.

Per quanto riguarda, invece, l’assegno sociale e la pensione minima, gli aumenti previsti per il 2021 hanno portato i due assegni rispettivamente a 460,27 euro e a 515,57 euro.