Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha già delineato alcune delle misure che confluiranno nel Dpcm di Natale. Nonostante si tratta ancora di ipotesi, è già possibile delineare che cosa si potrà fare e che cosa sarà vietato. In merito agli spostamenti, ad esempio, le regole sono chiare: divieto di spostamento tra Regioni tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, mentre potrebbe entrare in vigore un divieto di spostamento anche tra Comuni per il 25, il 26 dicembre 2020 e per il 1° gennaio 2021. I congiunti, i conviventi e i fidanzati potranno vedersi?
Dpcm 3 dicembre: regole sugli spostamenti
Il Governo sta valutando lo stop agli spostamenti tra Regioni e Comuni nelle zone rosse, arancioni e gialle per il 25 e il 26 dicembre 2020 e per il 6 gennaio 2021. La stretta potrebbe, però, comportare alcune deroghe. Si potrà raggiungere la seconda casa? I congiunti, fidanzati o conviventi potranno vedersi?
Stando a quanto riporta la bozza del provvedimento – al momento – spunta soltanto il divieto di spostamento tra Regioni, anche in fascia gialla, dal 21 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021. Saranno anche vietati gli spostamenti tra Comuni nelle suddette giornate se non “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Su questo punto, però, la discussione tra le forze politiche è ancora accesa.
Resta comunque consentito spostarsi per raggiungere il proprio domicilio o la propria residenza. In questo caso, però, occorrerà compilare l’autocertificazione.
Fidanzati, conviventi e congiunti si possono vedere?
Per raggiungere le seconde case ci si potrà spostarsi all’interno della propria Regione fino al 20 dicembre 2020, mentre non il Governo non sembra voler concedere la deroga per festeggiare insieme a fidanzati, congiunti o conviventi. I fidanzati che abitano in Regioni diverse in fascia gialla, comunque, potranno vedersi prima del 20 dicembre.
L’unico motivo aggiuntivo per spostarsi tra Regioni o Comuni durante i giorni di festa potrebbe essere quello legato all’assistenza o alla visita ad un anziano solo. Anche in questo caso, comunque, sarà necessaria l’autocertificazione.
