Coronavirus autocertificazione

Il Decreto di Natale è in scadenza al 6 gennaio 2021, mentre il DPCM andrà a scadere il 15 gennaio. Che cosa potrebbe cambiare da tale data e quali sono le nuove regole da seguire in attesa di un rinnovo del DPCM? Che cosa prevede il decreto che regola spostamenti, visite e negozi dal 7 al 15 gennaio?

Nuovo DPCM, le regole fino al 15 gennaio

Con la scadenza del Decreto di Natale dovrebbero restare in vigore le norme inserite nel DPCM del 3 dicembre. Il Governo, però, vista la situazione particolarmente delicata, ha introdotto una nuova stretta dal 7 gennaio al 15 gennaio. Qual è il calendario dei divieti? Cosa si può fare e cosa è vietato?

Il calendario dal 7 al 15 gennaio

In attesa del 15 gennaio, giorno di scadenza del DPCM del 3 dicembre scorso, l’Italia potrebbe diventare una zona arancione nei weekend e una zona gialla “rafforzata” nei giorni lavorativi. Dall’11 gennaio, però, torneranno le suddivisioni in fascia di colore, seguendo uno schema di classificazione più rigido.

In particolare, il Governo ha deciso di lasciare in zona gialla tutta l’Italia il 7 e l’8 gennaio, mentre per il weekend potrebbe essere introdotta su tutto il territorio nazionale una grande zona arancione.

Che significa? In zona gialla – il 7 e l’8 gennaio – le persone potranno spostarsi liberamente e i bar resteranno aperti fino alle ore 18. Si potrà fare shopping nei negozi fino alle ore 21, e anche i centri commerciali torneranno aperti. Gli asporti saranno concessi fino alle ore 22, mentre le consegne a domicilio non avranno limiti di orario. Il coprifuoco resta fisso dalle ore 22 alle ore 5.

Nel weekend del 9 e 10 gennaio, invece, l’Italia torna arancione e gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune di residenza se non per motivi di lavoro, salute o necessità. I negozi restano aperti fino alle ore 21, così come parrucchieri e centri estetici.

Gli spostamenti tra Regioni, invece, rimangono vietati fino al 15 gennaio, ma rimane “consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”.

Dall’11 gennaio, infine, le Regioni dovrebbero essere introdotte nelle fasce di colore corrispondenti seguendo il nuovo sistema di classificazione. Il monitoraggio di riferimento sarà quello dell’Iss dell’8 gennaio. Il Governo sta pensando anche all’introduzione di una possibile zona bianca – preludio di un graduale ritorno alla normalità – per le Regioni più virtuose a partire dal 15 gennaio.

Le nuove regole

Secondo il nuovo decreto varato dal Consiglio dei Ministri, quindi, sono state introdotte nuove regole in attesa della scadenza del DPCM.

Nonostante le limitazioni, però, è stata confermata la deroga per andare a trovare parenti o amici, in un numero massimo di 2 persone – al netto dei minori di 14 anni e delle persone non autosufficienti – una sola volta al girono, dalle ore 5 alle ore 22. Confermata anche la deroga di spostamento per i piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti, ma non verso il capoluogo di Provincia.

La scuola, invece rimarrà chiusa fino all’11 gennaio, contro il volere della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche hanno addirittura deciso di tenere chiuse le scuole superiori fino al 31 gennaio 2021.

Infine, le piste da sci e gli impianti dovrebbero poter riaprire a partire dal 18 gennaio nelle Regioni in cui l’epidemia consentirà il rispetto delle normative anti Covid.

Ordinanza di Speranza: nuovi parametri per le Regioni

Il Comitato tecnico scientifico e il Governo stanno pensando di mettere criteri più stringenti per classificare le Regioni italiane in fasce di colore. In particolare:

  • Regioni gialle – indice Rt <1;
  • Regioni arancioni – indice Rt > 1
  • Regioni rosse – indice Rt > 1,25.

Secondo questi nuovi criteri sarebbero 6 le Regioni a rischio zona arancione. Ma tutto dipenderà dal monitoraggio dell’Iss dell’8 gennaio.